e Sant’Angelo dei Longombardi l’hanno abbondantemente superato. Da oltre 10 giorni non ricevono acqua, l’erogazione idrica in quella zona è bloccata a causa di un guasto lungo la condotta che, ancora, non è stato risolto e non si sa quando l’intervento sarà effettuato. Quel che ha sconcertato i residenti della zona vicina al cimitero di Sciacca è sentir dire dall’Azienda Idrica Comuni Agrigenti, cui si sono ripetutamente rivolti per avere notizie, che per riparare il guasto occorre espletare una gara di appalto, essendo una azienda pubblica.
Temono tempi biblici, mentre loro giornalmente sono costretti a far ricorso alle autobotti dei privati, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista economico. Oltre 10 giorni senza erogazione idrica, nel periodo più caldo dell’estate, è una situazione inaccettabile, che comporta gravi conseguenze sul piano igienico sanitario con conseguente necessità per le famiglie interessate di dovere necessariamente far ricorso ad altri sistemi di approvvigionamento e, quindi, pagare per un servizio che dovrebbe essere garantito dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Perchè un guasto può capitare ed è normale, ma in tal caso si provvede ad inviare delle autobotti, considerato che si lascia a secco l’utenza per oltre dieci giorni. E, invece, i cittadini pagano le bollette ad Aica e poi pagano anche le autobotti private.
E quanto succede in via Sant’Agata dei Goti non è un caso eccezionale, disservizi nell’erogazione si registrano anche in altre zone. Poi ci sono le perdite, con l’acqua che si disperde per giorni e settimane, ma questa è un’altra storia.