automobilisti che, per residenza o per lavoro, sono costretti a passare dalla via Lioni, a Sciacca. File interminabili di autovetture, soprattutto durante le ore di punta, alle 13 o dalle ore 17 in poi. Una questione che, sorta da quando è stata inaugurata la rotonda nei pressi del nuovo supermercato e successivamente al cambio di viabilità in zona, adesso è stata ulteriormente acuita dai lavori del PARF che procedono a rilento in zona Ferraro e Cimitero, con alcune arterie stradali che sono state chiuse per gli interventi in corso. Chi percorre la via Lioni, sia in entrata sia in uscita, è consapevole che ha bisogno di almeno mezzora – 40 minuti per uscire da questo imbuto stradale.
Oggi, in tarda mattinata, sono dovuti intervenire anche gli agenti della Polizia Municipale di Sciacca per disciplinare il traffico veicolare lungo viale Siena e provare a snellire la circolazione stradale nei vari incroci e svincoli della zona. Ma le medesime vicende si sono vissute anche ieri e nei giorni precedenti con le code, sempre più lunghe, che vanno ad interessare pure la via Cappuccini, via Giotto, viale Siena, la zona nei pressi dell'ospedale “Giovanni Paolo II” e gli svincoli della statale 115 che conducono al quartiere Perriera. In coda, spesso, si notano, impossibilitati ad andare avanti rapidamente, pure i mezzi di soccorso. A ciò va ad aggiungersi il fatto che la via Lioni è diventata anche terminal per gli autobus di linea e che in viale Siena insistono svariate attività commerciali molto frequentate. E molti si chiedono che cosa succederà da quelle parti quando cominceranno i lavori di demolizione e ricostruzione della Galleria Belvedere sulla statale 115.
Sui social campeggiano numerosissime fotografie di utenti saccensi che si lamentano del traffico impazzito e del tempo interminabile, sotto il sole, che occorre trascorrere per superare le aree in questione. Da più parti si chiede all'amministrazione comunale di tornare indietro sui propri passi o, comunque, di studiare, in tempi brevi, delle alternative per modificare nuovamente la viabilità della zona, sistemando nuove rotonde agli incroci o ripristinando il doppio senso di circolazione che era in vigore fino ad alcuni mesi addietro. Una cosa è certa: così non si può più andare avanti e gli automobilisti sono sempre più inferociti.