rete idrica e la conseguente distribuzione legata alla Diga Castello, sita in territorio di Bivona. Si tratta, ovviamente, di acqua ad uso esclusivamente irriguo. Il progetto, precisamente di 6 milioni e 106 mila euro, interesserà da vicino i territori comunali ed agricoli di Bivona, Calamonaci, Ribera, Cattolica Eraclea e Montallegro, l'interconnessione con il laghetto Gorgo di Montallegro e l'area posta lungo l'alveo del fiume Magazzolo, zone interamente ricoperte da agrumeti e frutteti di qualità.
Il finanziamento, che arriva per il tramite del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato seguito dalla Regione Siciliana, Assessorato all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità, con la Diga Castello che, com'è noto, ogni anno permette di conservare circa 20 milioni di metri cubi di acqua al servizio di centinaia di aziende agricole del territorio e dei famosi pescheti di Bivona. Il progettista dell’opera è l’ingegnere Fabrizio Cairone. Tra qualche giorno si chiuderà la gara d'appalto e, dunque, saranno affidati ufficialmente i lavori.
Dal momento del loro avvio, i lavori dovrebbero durare circa due anni, salvo imprevisti legati alle condizioni meteo e alla natura scoscesa dei territori in questione che, lo scorso anno, sono stati oggetto di approfonditi studi di carattere geofisico e idrogeologico. Nel dettaglio, saranno ripristinati alcuni tratti della canalizzazione idrica, saranno eseguiti lavori di sistemazione delle vasche, la riparazione dei pozzetti di ispezione, saranno rifatti parti di condutture e sistemate le strade di accesso nelle aree agricole delle proprietà “Ferlita” e “Giarratano”. L'obiettivo è, dunque, quello di evitare che si disperda il minor liquido possibile data la penuria degli ultimi tempi e l'arsura eccessiva dovuta ai cambiamenti climatici in atto.
Un finanziamento e un progetto importante e atteso da anni, con il Consorzio di Bonifica Agrigento 3 che negli anni passati era dovuto intervenire numerose volte, in via sostitutiva, per tappare le falle.