con il dibattito diventato sempre più incandescente nelle ultime settimane e nel quale sono finiti anche gli spettacoli, tra problemi burocratici, autorizzazioni e botta e risposta a colpi di video sui social, finisce al centro delle polemiche anche la decisione operata dal Comune di Sciacca di disattivare la possibilità di rilasciare commenti sotto i post pubblicati nel profilo istituzionale facebook dell'ente. In pratica, si possono solo mettere i like ai post o condividerli, escludendo la possibilità agli utenti del web di poter dire la propria rispetto all'attività dell'ente divulgata attraverso il canale virtuale. Una sorta di censura che non è sfuggita agli occhi dei consiglieri comunali di opposizione che, sulla vicenda, hanno presentato oggi una interrogazione. Parlano di scelta sicuramente poco condivisibile e che lascia emergere gli atteggiamenti poco democratici posti in essere dall’amministrazione il cui motto elettorale, ricordano i consiglieri di opposizione, era “E’ già domani”. Il domani, scrivono, non può prevedere atteggiamenti di censura che impediscono la libertà di pensiero e di espressione. Se si decide di dare informazioni ai cittadini, anche attraverso i social, è corretto e soprattutto democratico lasciare al lettore la possibilità di commentare, criticare (senza scadere mai nella volgarità e nelle offese) e soprattutto avanzare idee o proposte relative alla notizia assunta. È la democrazia, aggiungono i consiglieri di opposizione, per i quali l’amministrazione comunale, che a loro dire da mesi ormai vive un tracollo di popolarità, teme di ricevere accuse o richiami. Attraverso l'interrogazione, chiedono pertanto di sapere chi gestisce la pagina social del Comunale di Sciacca, chi ha accesso alla pagina, se l’accesso e la gestione siano in capo a soli dipendenti comunali o le password siano in mano a consulenti del sindaco, esponenti del suo movimento, soggetti esterni al palazzo di città, quando è stato deciso di privare i cittadini della propria libertà di espressione e giudizio e quali intendimenti saranno posti in essere dal primo cittadino a seguito di questa segnalazione. Dal movimento Mizzica che detiene il governo della città, insieme al partito democratico, si legge ancora nella interrogazione, non ci saremmo mai aspettati una scelta come quella adottata. Se i “ragazzi” appassionati e carichi di buona volontà preferiscono mettere a tacere chi critica, la città ha già compreso che quel “E’ già domani” era davvero un piccolo spot elettorale, concludono i consiglieri di opposizione.