degli indennizzi economici da destinare a quelle aziende agricole particolarmente colpite dalla peronospera. Questo è quanto si evince dalle ultime dichiarazioni ufficiali rilasciate dall'assessore regionale all'agricoltura Luca Sammartino. La vendemmia 2023, insomma, in particolar modo nelle province di Agrigento e di Trapani, rischia di trasformarsi in un vero e proprio salto nel buio a causa prima del fungo che ha colpito tanti vigneti e poi della massiccia ondata di calore che ha letteralmente bruciato le piante.
Non a caso molti Comuni agrigentini, nei giorni scorsi, hanno inviato richiesta alla Regione per far sì che si dichiari lo stato di calamità in agricoltura. Tra questi anche i Comuni di Sciacca, Ribera, Cattolica Eraclea ed altri. La prima parte del raccolto è andata praticamente in fumo con le piante che potrebbero palesere dei danni anche nel corso delle prossime annate. La Regione prova così a correre ai ripari.
Gli ispettorati sono stati invitati dal dipartimento dell’assessorato a trasmettere una relazione contenente la stima dei danni da peronospora della vite sul proprio territorio provinciale indicando la superfice interessata e la percentuale stimata di danno ed allegando documentazione fotografica. Un passaggio essenziale per qualsiasi ipotesi di indennizzo per il comparto.
“La relazione sarà trasmessa al ministero per le Politiche agricole che ha in corso la ricognizione dei danni sull’intero territorio nazionale – spiega l’assessore regionale al ramo Luca Sammartino -. In sede di commissione agricola nazionale sono stato io a chiedere al ministro il riconoscimento dei danni causati dalla peronospora con il comparto dell’uva che è stato fortemente colpito pure dalle ondate di calore e dagli incendi dello scorso luglio”. Secondo alcune associazioni di categoria il calo nel raccolto è stimato in almeno il 50%. Il Governo Nazionale, dal canto suo, a quanto pare, ha già messo a disposizione un milione di euro da suddividere tra le aziende agricole danneggiate dalla peronospera con l'obiettivo di far ripartire l'economia e l'indotto che gira attorno ai vigneti siciliani.