che qui è passato e che queste cose ha descritto”. È l’ipotesi avanzata dal Sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi, nel corso della visita sulla Costa del Mito ad alcune delle mete storiche e naturalistiche riconducibili al romanzo di Tomasi di Lampedusa. Sgarbi, dopo aver tenuto una lectio magistralis al Festival Gattopardiano di Santa Margherita di Belice, ha fatto tappa ad Agrigento, a Punta Bianca, a Naro e a Palma di Montechiaro. Nella visita è stato accompagnato dall’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato e dall’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa.
A Palma di Montechiaro ha visitato la Chiesa Madre, il seicentesco Palazzo degli Scolopi e il chiostro, il Monastero delle Benedettine, costruito per volontà del Duca Santo, Giulio Tomasi, e il Palazzo Ducale.
A seguire una lunga visita alla riserva naturale di Punta Bianca, che ha definito una seconda Scala dei Turchi, più personale, più segreta, più riservat. Ha anche aggiunto che la Caserma della Finanza abbandonata che si trova a Punta Bianca dovrebbe essere recuperata dalla Fondazione che si andrà a istituire per farne un luogo di meditazione per scrittori.
Sgarbi non ha voluto rinunciare a una visita fuori programma a Naro, dove è stato accolto dalla sindaca Maria Grazia Brandara. Ha visitato il Palazzo municipale e il suo chiostro e le diverse chiese.
Sgarbi, nel commentare il suo tour sulla Costa del Mito, ha affermato di aver rivisto alcuni luoghi con occhi nuovi, in particolare il restauro del Palazzo Ducale di Palma, che lo rende uno spazio utilizzabile e il Calvario che, invece, è in condizioni di rovina e che merita di essere consolidato per consentirne la fruizione.
Alla fondazione per la valorizzazione dei luoghi iconici del Gattopardo, secondo quanto auspicato dal Sottosegretario, oltre ai Comuni dovrebbero partecipare il Distretto Turistico Valle dei Templi e la Strada degli Scrittori.