È stato questo il coro unanime, ma soprattutto polemico che, intorno alle 21,30, si è levato in una gremitissima piazza Duomo dall'esercito dei portatori della vara della Madonna del Soccorso pochi istanti prima del rientro del simulacro dentro la basilica. Un momento di autentica tensione scaturito dalla precedente decisione delle forze dell'ordine (evidentemente calata nel piano di sicurezza approvato soltanto lunedì sera) di far rimanere chiuse le porte laterali della Basilica, con ogni probabilità allo scopo di evitare che la folla le utilizzasse come varco di accesso e di uscita allo scopo di tenere sgombre le ali del sagrato. Ma i pescatori si sono opposti: "Non si è mai visto - ha detto uno di loro al nostro Telegiornale - che la Madonna entrasse nella sua dimora con le porte sbarrate".
Dunque una richiesta simbolica-religiosa, quella avanzata dai pescatori saccensi, in un ambito nel quale anche la processione della Madonna, come qualsiasi altro evento pubblico, richiede misure di sicurezza che prima non erano richieste, a partire dallo stesso cordone di cento volontari che da ieri hanno dovuto scrivere un nuovo precedente che evidentemente varrà anche per il futuro. Fatto sta che i pescatori si sono in pochi minuti ammutinati, con grande sorpresa della moltitudine di persone presenti. Insomma: se non fossero state aperte le porte laterali non avrebbero percorso quella sorta di ultimo miglio che corrisponde alla fase, peraltro delicatissima, del ritorno in chiesa dopo la processione.
Ne è scaturito un vero e proprio negoziato con protezione civile comunale, polizia di Stato e clero. Alla fine l'hanno spuntata i pescatori. Anche se ad essere stato riaperto è stato solo l'ingresso laterale di sinistra, mentre quello di destra è stato riaperto solo parzialmente e controllato da alcuni agenti. Tanto è bastato comunque ai marinai, esultanti per il successo ottenuto, per convincersi a rientrare la vara. Rientro in chiesa accompagnato da un'inclinazione pericolosa. Inclinazione che c'era stata anche due ore prima, nel momento in cui, eppure, la freschezza atletica dei portatori non aveva impedito, all'interno della stessa Basilica, altra paura.
Va evidenziato che forse siamo di fronte alla necessità di imprimere una svolta organizzativa, anche rispetto al reclutamento degli stessi portatori del simulacro: evidentemente non tutti sono in grado di sostenere sulle spalle il peso di 18 quintali. E a questo punto le misure di sicurezza potrebbero prima o poi prendere di mira perfino la stessa tradizione della processione con i marinai a piedi scalzi. La tradizione è importantissima ma è anche vero che i tempi sono cambiati. E non è sempre necessario che accada l'ineluttabile per essere poi costretti ad apportare le necessarie modifiche.