ieri sera alla fine sono riusciti a riparare il guasto lungo la condotta dell'impianto serbatoio Mura di Vega che, nei giorni scorsi, aveva lasciato senza acqua gran parte del centro storico di Sciacca. A dare la notizia è stata l'assessora ai Servizi a rete Valeria Gulotta, che ha assistito personalmente agli scavi e al ripristino degli impianti del sottosuolo in via Sant'Agata dei Goti, nella parte alta della città. L'erogazione idrica è ripresa ieri sera stessa, ma il ritorno a regime richiederà del tempo, anche se stamattina sono arrivate le prime segnalazioni da parte di utenti di avvenuta riattivazione della fornitura idrica. Situazione, quella che si è verificata, con diversi turni saltati, che ha generato ansia e proteste da parte di cittadini residenti e titolari di attività commerciali. La mancanza di acqua proprio nei giorni clou del Ferragosto moltiplica l'entità del disagio subito. È questa una delle ragioni per le quali il comune di Sciacca, diffidando Aica in ordine alla necessità di ripristinare il servizio regolare al più presto, ha manifestato la propria insoddisfazione. Il punto centrale rimane la vetustà della condotta idrica cittadina. E tuttavia è noto da tempo come siano disponibili i fondi (circa 30 milioni di euro) per rifare l'intera rete idrica. Un argomento di cui si parla da anni ma che ancora (forse anche per il tira e molla della titolarità della gestione degli impianti, transitata da Girgenti Acque all'Azienda Idrica Comuni Agrigentini.
La città di Sciacca è provvista di sorgenti proprie, ed è una grande contraddizione che si verifichino i guasti che si verificano. Così come è una contraddizione che taluni turni di erogazione durino così poco tempo, ed è immaginabile l'utlizzo delle sorgenti saccensi, in un ambito solidaristico, anche per rifornire altri comuni diciamo così' meno fortunati. Così come è una grande contraddizione che, proprio a causa di una rete idrica ormai oggi assolutamente inadeguata, metri cubi di acqua si disperdano ogni giorno per le strade, generando anche cedimenti stradali che sono alla base di quelle transenne, elette a simbolo di degrado (e perfino di presunto disimpegno politico) e su cui da anni in città si fa tanta ironia. C'è poLa questione idrica è delicata, ed è probabilmente uno degli aspetti che rendono problematica una qualità della vita degna di questa denominazione.