ha il bisogno di ricordare di essere lui il capo. Così oggi Fabio Leonte, al nostro TG, replica alle dichiarazioni di ieri del presidente del Consiglio comunale. Che, secondo il consigliere comunale della Lista Ferdinandea, è tutt'altro che imparziale. E spiega il perché (dal suo punto di vista).
A proposito dell'udienza del Cga dell'11 ottobre, Leonte dice: "A Campobello di Licata ci saranno nuove elezioni, se succedesse la stessa cosa qui vedrete che il candidato non sarà più Messina".
Poi sui piani di sicurezza Leonte è critico: "Alla Foggia e sulla processione si è esagerato, chi dirige deve affidarsi a chi è presente sul territorio da trent'anni". Sulle polemiche: "Sapevo che questo presunto clima di concordia sarebbe finito". Per Leonte la strategia dell'opposizione è delegittimare il sindaco. Sui botta e risposta: "L'accusa di sciacallaggio politico forse poteva essere evitata, ma non mi pare che la definizione di qualche mese fa di Ignazio Bivona che ha definito immorale il sindaco sia morbida". Non c'è complotto ma c'è una regia politica a non risolvere i problemi della città, conclude Leonte. Che, in merito alla critica su un'amministrazione che navigherebbe a vista, così replica: "Legge elettorale sbagliata, se avessimo avuto i numeri in aula la situazione sarebbe ben diversa". Infine Leonte ammette di essere preoccupato circa il presunto orientamento di Gianluca Fisco di lasciare l'amministrazione Termine.