del nuovo Commissario straordinario unico per la Depurazione. La scelta è caduta sul professor Fabio Fatuzzo. L'ex assessore Toto Cordaro, che si supponeva concorresse per la carica più importante, sarà uno dei due nuovi subcommissari, evidentemente con delega per gli investimenti in corso in Sicilia. L'altro è il calabrese Antonino Daffinà. Il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin, nell'augurare buon lavoro alla nuova struttura, ha ricordato come il Paese paghi, oggi, sanzioni all'Europa per le sue inadempienze in campo fognario e depurativo: un costo innanzitutto ambientale, che impatta sulla vita e sull'economia di tanti territori, prevalentemente dislocati in Sicilia, Calabria e Campania".
Una nomina su cui però si è registrata la posizione assai critica del presidente della Regione Renato Schifani. Che ha espresso grande stupore, esprimendo valutazioni di merito, sottolineando come si sia passati dal professor Gino Giugni, ordinario di ingegneria idraulica, e quindi dotato di altissima competenza e preparazione sul delicatissimo settore che vede la Sicilia particolarmente coinvolta, ad un ex parlamentare che, nel pieno rispetto della sua prestigiosa carriera, non presenta alcuna preparazione specifica. "Mi auguro che il governo nazionale rifletta attentamente su queste scelte”, ha detto Schifani. Critiche dalle quali Schifani non esenta certo i nuovi subcommissari. Di Cordaro, da lui definito "già assessore nella giunta Musumeci e poi non più ricandidato", il governatore dice che questi si presenta come ex politico dotato di breve conoscenza della materia acquisita nel volgere del suo ruolo istituzionale. Il secondo subcommissario, Antonino Daffinà, Schifani lo definisce "del tutto ignaro della materia ma vicino alla politica di quella regione". Per Renato Schifani l’incarico della gestione della depurazione presuppone grandi professionalità specifiche e indipendenti, in quanto abbraccia anche episodi di gestione finanziaria delicati e tempestivi".
Insomma: scoppia il caso nel centrodestra. Nomine che erano molto attese nelle città dove sono in corso interventi su reti fognanti e depuratori. Tra queste Sciacca, dove rischiano di fermarsi al 30 settembre i cantieri da 14 milioni di euro, visto che l'impresa appaltatrice non riceve stati di avanzamento dei lavori dal 31 maggio. Questione che adesso si spera vada a soluzione ma che oggi era stata oggetto di un durissimo attacco del Pd saccense all'opposizione consiliare, accusata di disinteresse sulla questione, più preoccupata di attaccare Fabio Termine che di interloquire con i propri referenti politici nazionali per sbloccare queste opere. Nota alla quale il centrodestra sta preparando una altrettanto dura replica. Ma intanto, con l'attacco odierno del forzista Schifani contro le nomine del governo, il centrodestra deve fare inevitabilmente i conti al proprio interno.