così come hanno voluto i capigruppo consiliari, al fine di avviare nel più breve tempo possibile tutte le azioni necessarie per ottenere dalla Regione la riapertura del parco delle Terme con tutte le necessarie condizioni di agibilità. Lo chiede oggi il comitato civico patrimonio termale che torna sulla vicenda riguardante il parco delle Terme, ritornato, com'è noto, nella disponibilità della Regione Siciliana. Un intervento, quello del comitato civico, che prende spunto dalle recenti dichiarazioni del vicesindaco Gianluca Fisco il quale ha affermato come il Comune di Sciacca non sia in grado di gestire il parco, sia dal punto di vista economico sia per il personale necessario e che, di conseguenza, se la Regione deve riaffidarlo al Comune, deve anche prevedere le risorse affinché questa gestione sia possibile. Noi del Comitato Civico, così come l'intera cittadinanza,si legge nella nota, attendevamo con impazienza la conclusione dei lavori di riqualificazione del parco affinché la città potesse ritornare immediatamente ad usufruire di questo importante polmone verde. Avevamo confidato sul fatto che un anno di tempo fosse sufficiente alla giunta Termine per farsi trovare pronta all'appuntamento, con l'individuazione delle soluzioni più idonee a poter gestire direttamente il parco. Ritenevamo inoltre che la riapertura di questo bene potesse rappresentare un concreto segnale di ripartenza e di speranza per la comunità in ordine alla ben più ampia questione del rilancio termale, anche perché al parco sono di fatto collegate le piscine termali e alle quali il Comune sembrerebbe aver destinato il finanziamento regionale di un milione e mezzo di euro che ha nella propria disponibilità. Infine, ci sono circa 100 mila euro di residuo proveniente dal ribasso d'asta della gara d'appalto, rimasti al Comune, che dovrebbero destinarsi anch'essi al parco termale. Com'è noto, invece, proprio in coincidenza con la conclusione dei lavori di riqualificazione, il parco è ritornato nella piena disponibilità della Regione. A questo punto si sarebbe potuto immaginare che l’amministrazione Termine richiedesse a gran voce il ripristino dell’affidamento al Comune, coerentemente con la linea di azione in precedenza seguita dal Comune, e invece sono arrivate come una doccia fredda le parole del vicesindaco Fisco, che potrebbero essere lette come l'ennesima bandiera bianca innalzata dalla città ma noi del Comitato Civico, prosegue la nota, vogliamo, a questo punto, provare invece ad apprezzare il fatto che, senza tanti giri di parole, il vicesindaco ci abbia messo di fronte alla verità, e cioè che il Comune di Sciacca non ha oggi risorse adeguate per gestire il parco termale. Bisogna quindi prenderne atto, conclude il comitato civico patrimonio termale, e al tempo stesso rinnovare con forza la richiesta che il parco termale, oggi riqualificato, vada non solo riaperto alla fruibilità pubblica, ma anche che sia riaperto prestissimo: è indispensabile infatti evitare che su di esso cada nuovamente l'oblio e che vadano in fumo i soldi pubblici spesi (circa trecento mila euro) per riportarlo a dignità e alla pubblica fruibilità.