È quanto è emerso ieri sera in Sala Falcone-Borsellino dal dibattito attorno alla invocata riapertura degli impianti chiusi otto anni e mezzo fa. Ieri il tema ha aperto la seduta consiliare. Il sindaco Fabio Termine in fase di comunicazioni ha detto che la documentazione da consegnare a CDP è pronta, e che manca solo la perizia tecnica di valutazione attuale, all'interno di un percorso che, stando a quanto si è appreso, procede speditamente. Perizia in fase di predisposizione da parte del Demanio. Entro il 10 settembre dovrebbe esserci il vertice decisivo tra i soggetti interessati. C'è fiducia da parte dell'amministrazione, che sta procedendo in un clima di sostanziale concordia con la maggioranza dei consiglieri comunali, come è emerso dagli interventi di ieri sera, anche se non è secondario un po' di pessimismo. Ma ieri sera alla seduta consiliare c'erano anche i rappresentanti del Comitato civico Patrimonio termale, che oggi denuncia un sostanziale ritardo attorno alle procedure, posto che l'assessore Falcone si era impegnato a licenziare la documentazione entro lo scorso 31 luglio. Temono, dal Comitato, che si perda ancora altro tempo, e che questo possa seriamente pregiudicare il ricorso ad altre possibili risorse finanziarie per il complesso termale di Sciacca, a partire dai fondi della Programmazione economica che ha assegnato alla Sicilia 6,6 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione. Ricordano, dal comitato, come siano ancora da aggiornare le notizie su 4 problemi che orbitano attorno alla questione termale: la fine della liquidazione della Terme di Sciacca SpA, la riapertura del parco termale, la riqualificazione delle piscine del parco, e le condizioni di utilizzo dell’ex convento San Francesco. Questioni che rimangono sul tappeto. Quella emblematica riguarda il parco, oggetto di un intervento di riqualificazione (con fondi del ministero dell'Ambiente) ma che, di fatto, è stato riconsegnato alla Regione. Ignazio Messina ha annunciato per il 18 settembre una assemblea sulla vertenza Terme alla presenza dei parlamentari regionali del territorio.
Il dibattito consiliare si è poi spostato sul confronto-scontro riguardante la recente sospensione del Bilboa Vertical Tour di Radio Deejay alla Foggia, questione su cui l'opposizione aveva chiesto chiarimenti al sindaco Termine. "Non avevamo polemizzato, ma solo chiesto chiarimenti", ha detto Calogero Bono. Una nota che, tuttavia, aveva scatenato una dura reazione da parte dei consiglieri che sostengono l'amministrazione, i quali avevano apertamente accusato la contrapposta fazione di sciacallaggio politico. Parole, queste, che non sono piaciute al centrodestra e che negli ultimi giorni avevano reso particolarmente aspri i toni del dibattito. Ma così come aveva già fatto nel corso di un'intervista rilasciata la scorsa settimana alla nostra emittente, Fabio Leonte nel suo intervento ha definito, quelli usati nel comunicato della propria parte politica, "termini infelici ed inappropriati". Insomma: anche per Leonte la locuzione "sciacallaggio politico" si poteva evitare. L'opposizione ha preso atto di queste affermazioni, tendenti evidentemente ad abbassare i toni, pur confermando il proprio disappunto per quanto avvenuto.
Il Consiglio comunale avrebbe poi dovuto trattare l'adesione del comune di Sciacca alla Centrale di committenza per l'utilizzo dei fondi del Pnrr. L'opposizione ha chiesto una sospensione dei lavori, ma i numeri non ci sono più stati. Nuovo tentativo questa sera, in seduta di prosecuzione.