di fine anno di qualche giorno fa, Francesca Valenti. Una dichiarazione che non è passata inosservata al commissario straordinario dell'Asp di Agrigento Gervasio Venuti, che il pomeriggio dell'ultimo dell'anno ha diramato un comunicato stampa per tentare di rassicurare il territorio. “Il presidio ospedaliero di Sciacca, al pari di altri nosocomi della regione, presenta diversi punti di criticità il cui superamento costituisce un obiettivo primario e prioritario per la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento”. Questa la precisazione di Venuti. Il quale ha aggiunto che si intende colmare progressivamente e nel più breve tempo possibile il divario creatosi tra attese dei cittadini e attuale livello di servizio, dovuto sia a problemi strutturali che di personale. “Ciò – spiega il manager - richiede uno sforzo dedicato e investimenti che in parte sono già stati assegnati all’Azienda”. E in questo senso si cita il finanziamento di 1 milione di euro assegnato per il pronto soccorso. “Gli interventi strutturali – aggiunge Venuti - sono già iniziati con i lavori di sostituzione di sei ascensori che si completeranno entro febbraio. Se alcuni interventi richiedono alcuni mesi per essere operativi e percepiti dagli utenti, gli interventi strutturali maggiori necessitano di un tempo superiore, che si può stimare compiutamente in 18 mesi”. Un messaggio che Venuti spiega di rivolgere alla collettività, intervenendo a margine delle considerazioni del sindaco Francesca Valenti. “Lungo questo percorso orientato al raggiungimento degli obiettivi di crescita e miglioramento - continua Venuti - la sinergia interistituzionale appare necessaria e utilissima. In questo senso i consigli e gli stimoli provenienti dal Comune di Sciacca, dalla società civile, dai Comitati Civici, dai singoli cittadini sono ben accetti e si collocano in una logica di dialogo già avviato che è certamente costruttiva e non deve mai venire meno”. Com’è noto l’Asp di Agrigento ha ottenuto un primo finanziamento da parte della Regione siciliana per avviare la ristrutturazione organica e complessiva del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”. Dopo una necessaria rimodulazione tecnica del progetto prevista dalla normativa vigente, l’appalto dei lavori, il cui finanziamento oggi disponibile supera i sei milioni di euro, andrà in gara già nel prossimo mese di febbraio. “Se l'efficienza della struttura è destinata a subire un deciso miglioramento con l’esecuzione dei lavori già previsti - precisa il commissario – va comunque detto che il presidio ospedaliero, per la sua posizione strategica per un ampio bacino di utenti, merita una riprogettazione complessiva necessaria ad adeguarlo ai migliori livelli nazionali per strutture di queste dimensioni sia sul piano assistenziale, che della qualità percepita e della economicità della gestione. Intanto proseguiamo con priorità ad effettuare gli interventi avviati ritenendo il P.O. di Sciacca un nodo centrale nelle scelte strategiche dell’Azienda”. Insomma: Venuti fa sapere che se l'ospedale non è funzionale è anche colpa delle modalità di progettazione, ritenute evidentemente retrodatate. Rimangono aperte comunque tante questioni: dai riscaldamenti al personale, con una condizione particolarmente grave, quella che riguarda l'oncologia, con un solo medico in organico, autentico paradigma di una condizione complicata che naturalmente si estende anche ad altre unità operative. Si spera che il 2018 sia l'anno della svolta per la sanità, e per un'assistenza ospedaliera che finalmente sia degna di questo nome.