E’ questo l’appello che oggi arriva alla politica locale e regionale da Salvatore Monte, regista ed ex assessore che, proprio in contrada Muciare aveva deciso di allestire lo spettacolo teatrale “Chiamatemi Ferdinandea”, successivamente annullato e trasferito a Menfi per le ormai note vicende legate alla commissione pubblici spettacoli che hanno anche generato polemiche politiche. Lo spettacolo è andato in scena, ma oggi Salvatore Monte torna a sottolineare la necessità di non dimenticare il “Museo del Mare” chiuso dopo la tragica alluvione che nel 2016 colpì la città di Sciacca. Grazie alla visione di alcuni operatori culturali saccensi ed all’infaticabile verve della sezione locale della Lega Navale, evidenzia, era diventato un importante polo museale e culturale in riva al mare. L’alluvione del 2016 provocó danni ingenti e spinse l’amministrazione del tempo, di cui Monte era assessore ai beni culturali, a trasferire repentinamente i beni all’interno del complesso “Fazello” di Via Licata e disporre l’immediata installazione di protezioni in ferro ed acciaio per blindare tutti gli ingressi al museo, provando a custodirne la sua invalicabilitá. Nel corso degli anni successivi, aggiunge Salvatore Monte, nulla è stato fatto per ridare nuova linfa ad una struttura capace di dare vitalità alla città e capace di arricchirne l’offerta culturale e turistica. Durante i giorni delle prove dello spettacolo “Chiamatemi Ferdinandea” Monte ha avuto modo di entrare all’interno del Museo dopo aver notato che tutte le protezioni poste sono state maldestramente riaperte e rimosse. Ha realizzato delle foto che testimoniano il degrado in cui versa il Museo del Mare e oggi ha voluto rivolgere un appello alle autorità locali ed a quelle regionali affinchè prestino la massima attenzione per garantire il ripristino di quella struttura. Sciacca è già vittima di chiusure più note che tanto danno hanno arrecato alla comunità, scrive Salvatore Monte per il quale è necessario lottare per riacquisire la piena funzionalità dell’ex Colonia marina. All’amministrazione comunale, intanto, viene chiesto di provvedere urgentemente a interventi che impediscano di accedere alla struttura e, poi, di valutare la possibilità di un incontro operativo con gli assessorati regionali preposti al fine di pianificare validi interventi che abbiano come obiettivo il ripristino del Museo del Mare