ignorate 32 lettere alla direzione dell'Asp per chiedere nuove forze e condizioni strutturali". Così in un'intervista pubblicata oggi da Repubblica Palermo il dottor Sergio Vaccaro, che a luglio ha fatto le valigie lasciando l'area di emergenza del "San Giovanni di Dio" di Agrigento preferendo tornare al suo lavoro di semplice dirigente medico al Villa Sofia di Agrigento. Qualche settimana fa Vaccaro aveva risposto anche alle domande del collega Giuseppe Castaldo di Grandangolo. "Mentre la politica litiga sulle nomine i pronto soccorsi sono al collasso, i pazienti soffrono e le liste di attesa si allungano", continua il medico. Aggiungendo che su 21 medici in pianta organica si poteva contare su appena 6 di loro, di cui 2 esonerati da turni notturni e uno sospeso per motivi disciplinari. Pronto soccorsi affollati, conclude il dottore Vaccaro, perché la sanità pubblica regionale è completamente carente sulla Medicina del territorio.
Anche il capogruppo del PD all'Ars fa notare come, nella maggioranza di centrodestra, al momento sia in corso la trattativa per le nomine dei nuovi manager dell'Asp. Insomma: a fronte di una situazione della sanità siciliana a dir poco drammatica, le priorità sono ben altre: esercizio del potere e spartizione delle poltrone. Poi così Catanzaro sulla nomina di Galizia, già primario del Pronto soccorso di Sciacca, a primario anche del Pronto soccorso di Agrigento: "Ennesima decisione confusa e senza strategia". Un'emergenza, quella sanitaria e ospedaliera, che preoccupa il parlamentare saccense. Intanto torna sotto l'attenzione la questione dei concorsi che non si sono espletati. La parlamentare forzista Margherita La Rocca Ruvolo così torna a sollevare la questione. L'ultima notizia che proviene da Agrigento riguarda il concorso per la nomina di un primario di Pediatria a Sciacca. Prima prova prevista nelle scorse ore ma rinviata (alla presenza dei candidati) perché si è scoperto che non erano stati ancora valutati i titoli. Così sull'argomento concorsi Michele Catanzaro.