“Agrigento Capitale della cultura 2025”, il gruppo Sud chiama Nord di Cateno De Luca, primo firmatario Ismaele Lavardera, ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione Schifani e all’assessore dei Beni Culturali Scarpinato. L'atto ispettivo ricorda che la giunta comunale di Agrigento aveva predisposto uno schema di statuto per far nascere una fondazione per la gestione del progetto, "ma lo statuto è stato bocciato senz'appello dai revisori dei conti, in quanto sarebbero state violate le procedure di evidenza pubblica a cui vanno aggiunte i dubbi sulla copertura finanziaria e il ruolo dell'associazione 'Meno'.” Una questione non di poco conto posto che l'organizzazione è ferma al palo, dal momento della proclamazione sono trascorsi già 6 mesi completamente a vuoto e nulla si sa circa le somme da impegnare nel bilancio comunale.
Il sindaco Francesco Miccichè si è impegnato a guidare il processo di riformulazione dello statuto, ma ad oggi non risulta dichiarato né il patrimonio di cui potrà disporre la Fondazione né il contributo specifico che ciascun socio fondatore intende apportare. "Si ricorda - prosegue l'interrogazione di Lavardera – che l’adeguatezza della dotazione patrimoniale rispetto agli scopi dichiarati nello statuto, è elemento costitutivo imprescindibile per l’ottenimento del suo riconoscimento giuridico e, soprattutto, rappresenta la primaria garanzia per il suo regolare funzionamento nel tempo. Insomma – si ci chiede nell'atto parlamentare – il 1 gennaio 2025 è vicino e non è stato ancora fatto nulla di significativo con la comprensibile preoccupazione e il rischio concreto che questa importante occasione per Agrigento e la Sicilia si trasformi in un enorme fallimento".
Nelle prossime settimane, per forza di cose, se ne dovrà sapere di più perché il tempo stringe e occorre dare risposte concreto ad Agrigento e al territorio circostante che ha supportato con forza e successo l'iniziativa di Capitale della Cultura.