Caltabellotta, Santo Stefano Quisquina, Burgio, Sambuca, Montevago e Naro.
A Caltabellotta sarà possibile visitare la sinagoga, ma anche la chiesa Madre e, nella piccola frazione di Sant’Anna, una piccolissima chiesetta che contiene opere di Mariano Rossi e le sculture settecentesche di Filippo Quattrocchi. Caltabellotta ha anche vinto il contest del Premio Borghi dei Tesori, seconda dopo Alcara Li Fusi: quasi 6500 voti per il recupero del locale di accesso all’arroccato eremo di San Pellegrino, minacciato da infiltrazioni d’acqua, restauro proposto dall’associazione Peregrinus. Ai progetti vincitori vanno due premi, sostenuti dall’associazione Borghi dei Tesori e da Fondazione Sicilia.
Santo Stefano Quisquina ha inventato un suo percorso contando le fontanelle che punteggiano i vicoli e in questo borgo sarà possibile partecipare a una passeggiata nei boschi del monte San Calogero. A Bivona previste due passeggiate alla scoperta dei quartieri più antichi: il Nadaro, sotto Monte delle Rose e l’antica via dei Mulini. A Burgio riapre le porte per l’ultima volta la più antica fonderia che in Sicilia che realizza campane, e lo fa dal Cinquecento. Apre anche la cripta dei Cappuccini dove negli stalli ci sono cinquanta corpi mummificati di burgitani vissuti tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.
A Sambuca di Sicilia domenica sarà possibile scoprire l’antica e misteriosa città-fortezza di Adranon; la Biblioteca Navarriana, il delicato e sontuoso Museo Mudia, il complesso delle Case Amodeo, il tripudio barocco di Santa Caterina. A Montevago si visiterà la cittadina distrutta che è diventata un museo en plein air e la vecchia chiesa Madre. Infine tappa a Naro, gioiello barocco inedito e inatteso con la visita al borgo seicentesco e al Castello Chiaramontano. L’ultimo weekend con le Vie dei Tesori interesserà anche le province di Enna e Caltanissetta, con tappe a Vallelunga Pratameno, Calascibetta e Centuripe.