Così al nostro Telegiornale Calogero Catanzaro, responsabile del Servizio tecnico di Soccorso di Protezione civile. Sono 7 i volontari che da ieri e fino a domenica opereranno a supporto logistico delle forze di polizia e dei presidi di soccorso. "Hotspot pieno all'inverosimile", dice Catanzaro. E', quella proveniente da Sciacca, una delle prime squadre di soccorso giunte a Lampedusa da ogni provincia siciliana, equipaggiati con materiali, mezzi e attrezzature.
Situazione che si conferma complessa per quanto riguarda i trasferimenti attraverso traghetti di linea e altre navi a disposizione della prefettura. Mentre gli sbarchi sono continuati anche nelle scorse ore, nell'hotspot adesso sono presenti quasi 4.500 persone, in attesa di andare via per altri centri di accoglienza sulla terraferma. La strada di contrada Imbriacola è affollata con centinaia di giovani nordafricani disposti su due lunghissime file per raggiungere i pullman che li porteranno al porto. Tutti o quasi hanno un asciugamano al collo o sulla testa per coprirsi dal sole che comincia già ad essere forte. Alcuni cercano, scavalcando i muretti che delimitano le proprietà private, di avanzare nella fila. In più occasioni, chi era davanti, accorgendosi del tentativo, ha iniziato ad urlare, alcuni si sono spintonati. La polizia è riuscita a riportare la calma. Accanto alle colonne di migranti tantissimi volontari della Croce Rossa italiana che provano a spiegare che c'è posto per tutti, che tutti lasceranno l'isola. E mentre il governo italiano continua ad aspettare una partecipazione che vada oltre le parole di circostanza da parte dell'Unione Europea (al momento la dimostrazione plastica della difficoltà è data dai presidi di polizia al varco di Ventimiglia), Frontex annuncia che gli sbarchi sono destinati ad incrementarsi ulteriormente.
Ieri intanto a Lampedusa c'è stata una fiaccolata per onorare la memoria della neonata di appena 5 mesi, l'ultima vittima innocente delle traversate in mare. "Questo popolo è stato caricato da una pesante croce. L'ha portata spesso con sofferenza, con stanchezza, ma non si è mai arreso e merita di essere aiutato a portarla". Lo ha detto don Carmelo Rizzo, parroco di Lampedusa, a margine della fiaccolata che s'è snodata dalla chiesa di San Gerlando fino alla piazza che si affaccia al porticciolo della Madonnina prima e su molo Favarolo dopo.
La croce durante il percorso è stata portata dal prete e dal sindaco, Filippo Mannino. Poi in serata diversi migranti, per lo più minorenni, sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa, hanno cantato e ballato nella centrale via Roma dove, in un locale della movida, c'è una band musicale che anima una delle ultime serate estive per la festa patronale in onore della Madonna di Porto Salvo. Isolani e turisti si sono fermati ad ammirare la danza dei giovani nordafricani che stanno condividendo quello che è un momento di festa integrandosi con la popolazione.