all'auditorium Giacomo Leggio, alla cerimonia inaugurale delle celebrazioni dedicate al 50esimo anniversario del terremoto della Valle del Belìce. Una presenza istituzionale importantissima che suggella la necessità di una rievocazione doverosa della memoria storica per un sisma che causò centinaia di vittime e oltre 70 mila sfollati nei ventuno Comuni colpiti: Menfi, Montevago, Santa Margherita Belice, Sambuca, Gibellina, Calatafimi Segesta, Vita, Salemi, Santa Ninfa, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Camporeale, Roccamena, Contessa Entellina, Monreale, Campofiorito, Bisacquino, Corleone, Chiusa Sclafani e Giuliana. Gli stessi Comuni hanno costituito un coordinamento dei sindaci della Valle del Belice che sta organizzando un anno di eventi e manifestazioni culturali con l’obiettivo di trasmettere al mondo tutte quelle “bellezze” del territorio che negli anni hanno in parte sanato le ferite legate al sisma e alla difficoltà nel processo di ricostruzione. Coordinatore delle iniziative commemorative il critico d'arte Tanino Bonifacio, mentre il portavoce dei sindaci è il primo cittadino di Partanna Nicola Catania, al quale abbiamo chiesto cosa significhi per il territorio belicino l'annunciata presenza del capo dello Stato.