della via Pietro Germi, principale strada di accesso ad una zona che da anni versa in condizioni che definire "pessime" è forse poco. L'intervento, progettato dall'ingegnere Salvatore Gioia del comune di Sciacca, costerà circa 250 mila euro. Ad eseguirlo la 3G Energy di Favara. Ruspe al lavoro, dunque, su di in'area particolarmente critica, densamente abitata, i cui residenti lamentano da molto tempo uno stato inaccettabile, a partire da una transitabilità a prova di ammortizzatori (e guai). Progetto e finanziamento erano disponibili già da mesi, ma si è deciso di fare slittare l'inizio delle opere dopo un confronto con le attività produttive, a seguito della richiesta dei proprietari della sala trattenimenti che lì insiste preoccupati che quell'intervento potesse generare gravi danni alla propria attività in occasione della stagione dei matrimoni.
Stando alle previsioni contrattuali, l'intervento iniziato oggi durerà 3 mesi. Poco prima di Natale, dunque, il cantiere dovrebbe essere rimosso. Al momento la transitabilità viene garantita sullo stesso sito, ma a breve non sarà più possibile. In considerazione della interdizione del tratto corrispondente con quello che nella vulgata viene riconosciuto come il ponticello Tummiolo, il comune utilizzerà la via Nocera Inferiore, con ingresso e uscita dal corso Miraglia, con tratto che costeggerà il depuratore comunale. Sarà da lì che si potrà accedere alla località Carbone. Questo intervento punta anche a migliorare la situazione idrogeologica. Ed è in questa direzione che si inserisce l'importante notizia del via libera dato ieri al vicesindaco Fisco da parte della Protezione civile nazionale del finanziamento da mezzo milione di euro da utilizzare, con tutta l'urgenza che il caso richiede, per la pulizia del Torrente Cansalamone, il corso d'acqua che rende particolarmente vulnerabile il territorio saccense dal punto di vista idrogeologico. Si tratta del finanziamento atteso da ben 2 anni, a suo tempo stanziato in favore del comune di Sciacca dopo le gravissime conseguenze dell'alluvione del 2021. Meglio tardi che mai, dunque. Si tratta indubbiamente di una buona opportunità per cercare di mitigare il rischio esondazioni che, purtroppo, e le alluvioni degli ultimi anni ne sono rivelatrici, si sono più volte verificate a Sciacca.
Questo finanziamento fa il paio con l'altro, ben più corposo, da 6,5 milioni di euro, del quale l'amministrazione ha ottenuto la conferma della disponibilità dopo che il precedente progetto, quello firmato dall'ingegnere Castaldo una trentina d'anni fa, non è più stato ritenuto tecnicamente adatto alle necessità del territorio. In tale direzione, per un intervento strutturale, la giunta Termine intende coinvolgere la facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo. Una conferma, in tale direzione, è giunta ieri pomeriggio direttamente dal vice sindaco Gianluca Fisco. La questione rischio idrogeologico, infine, preoccupa anche rispetto alla stessa condizione in cui si trovano i torrenti Foce di Mezzo e San Marco. In tale direzione il comune è destinatario di due finanziamenti da 200 mila euro ciascuno. Si stanno espletando le procedure burocratiche per affidare i lavori e provare ad arrivare prima delle piogge autunnali, le stesse che da qualche anno generano ansie nella popolazione saccense.
Su contrada Carbone si era sperato che potesse essere accolta la richiesta fatta al commissario unico per la Depurazione di effettuare la posa degli impianti fognari. Cosa che purtroppo è successa nel mezzo della fine del mandato al professor Giugni e la vacatio della struttura.