monumentale della città di Sciacca, in riferimento alla cabina enel in evidente stato di abbandono che deturpa da anni uno degli angoli più suggestivi della cinta muraria che un tempo cingeva la città di Sciacca, nei pressi di Porta San Calogero, nel quartiere di San Michele. Richiesta che proviene oggi dal consigliere comunale della DC Filippo Bellanca il quale ha deciso di rivolgersi alla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Agrigento. E' indirizzata al Soprintendente Vincenzo Rinaldi ma anche al sindaco di Sciacca Fabio Termine la nota in cui l'esponente della Dc chiede un urgente ed autorevole intervento per fermare i lavori di manutenzione in corso presso la vecchia cabina enel e predisporre ogni atto utile affinchè si possa arrivare alla immediata demolizione dell'immobile e alla restituzione alla città di un angolo di storia cittadina.
Sullo stesso argomento era intervenuta ieri, com'è noto, la sezione saccense di Italia Nostra e qualche mese fa il presidente del circolo territoriale "Marina – San Michele" di Fratelli d'Italia Iganzio Gallo. Si tratta di una zona che negli anni, ricorda Bellanca, è stata oggetto di importanti interventi di conservazione e tutela da parte della Soprintendenza, da decenni si chiede con forza alle autorità cittadine di attivare ogni procedura possibile per fare in modo che il gestore dei servizi elettrici demolisca tale edificio per dare dare giusto risalto al bene monumentale e valorizzare l'area di San Michele dal punto di vista turistico, un sito dove tra l'altro sono presenti un bastione, il portale d'ingresso al quartiere, un antico bevaio, diverse chiese e un monastero di grande rilievo architettonico.
Purtroppo, sottolinea Filippo Bellanca, ogni richiesta è stata inutile e oggi si assiste addirittura ad un intervento di recupero e messa in sicurezza della vecchia infrastruttura del servizio elettrico che va fermato.