oncologia dell'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca il servizio di supporto psicologico che veniva garantito ai pazienti oncologici da una psicologa dell'Asp che pare sia stata trasferita al Sert di Ribera. Nelle settimane scorse, il nostro telegiornale si era già occupato della vicenda su segnalazione di alcuni pazienti. Pazienti tra i quali adesso è esplosa la rabbia ma anche la delusione per l'interruzione di un servizio assai importante.
Una paziente ha deciso di rivolgersi direttamente al commissario dell'Asp Mario Zappia attraverso una lettera trasmessa anche agli organi di stampa. Da anni sono purtroppo un utente del reparto di oncologia dell'ospedale di Sciacca, scrive la paziente, un reparto ben organizzato e funzionante grazie alla dedizione del responsabile, il dottore Domenico Santangelo, dei medici e di tutto il personale infermieristico che mostrano grande professionalità e una notevole sensibilità umana verso noi pazienti, costretti a lottare giornalmente contro un male oscuro senza avere nessuna certezza del domani. Sapere di avere il sostegno e l’aiuto di queste persone ci aiuta a sopportare meglio la malattia.
Fra i servizi di cui io e altri pazienti usufruivamo, prosegue la lettera della paziente oncologica, c’era anche quello del supporto psicologico che, all'improvviso e senza alcuna comunicazione a noi utenti, è cessato. Privarci di un “aiuto” così importante per sopportare la malattia mi sembra un colpo basso nei confronti di chi sta soffrendo e soprattutto una mancanza di umanità ed empatia. Spero che il servizio venga ripristinato al più presto, conclude la paziente del reparto di oncologia. Sempre dall'ospedale di Sciacca proviene anche un'altra segnalazione.
Riguarda il mancato funzionamento degli ascensori per l'accesso al poliambulatorio. Al primo piano della stessa struttura, tra l'altro, opera anche l'ufficio per le invalidità e, di conseguenza, il guasto reca notevoli problemi soprattutto ai disabili. Non a caso, a segnalare alla nostra redazione il mancato funzionamento degli ascensori è stato proprio un disabile che da giorni si reca al presidio senza poter raggiungere il primo piano del poliambulatorio. Una situazione davvero paradossale che crea enormi disagi a tante persone.