che tornava a riunirsi. L'ordine del giorno conteneva anche i punti propedeutici al bilancio di previsione 2023, che a seguito dell'approvazione in giunta, e dopo l'esame da parte dei revisori dei conti (che hanno espresso nel frattempo parere favorevole) è approdato all'esame della commissione consiliare competente, quella presieduta da Filippo Bellanca. Tra i punti da approvare, prima del Bilancio, ieri è stato dato il via libera al prezzo di vendita della ventina di appezzamenti di terreno disponibili presso la zona Asi di Santa Maria. Venti euro al metro quadrato il prezzo fissato, un terzo di quello precedente.
È stata invece rinviata alla prossima seduta la trattazione del piano di alienazione e valorizzazione dei beni di proprietà del comune. Decisione assunta questa dopo che il consiglio ha appreso che il Settore Lavori pubblici ha ceduto, senza avviso pubblico, sulla base evidentemente di una norma che lo consentiva, due terreni di proprietà comunale situati in località Piana Scunchipani. Scelta su cui l'opposizione di centrodestra ha manifestato delle perplessità, con chiarimenti specifici forniti in aula dal dirigente responsabile Salvatore Gioia. Il punto è stato rinviato però perché questi immobili, ancorché non più nella disponibilità del comune, erano ancora contenuti nella delibera. Delibera che, dunque, dovrà essere sottoposta alle necessarie modifiche prima di tornare in aula. Sul punto in questione è scaturito un elemento politicamente significativo: il sindaco Fabio Termine si è appellato infatti all'opposizione invocando una fase nuova nei rapporti che recentemente sono stati particolarmente tesi tra gli schieramenti, nella direzione dell'interesse comune. Appello questo accolto dall'opposizione che, tuttavia, ha invocato maggiore rispetto reciproco, chiedendo momenti di confronto costruttivo non tanto in merito alla possibilità di emendare il bilancio, quanto rispetto alla possibilità di potere intervenire sul Piano Esecutivo di Gestione. Una fase nuova che potrebbe aprirsi a pochi giorni dall'attesa udienza del CGA che si pronuncerà sul ricorso elettorale di Messina.
Il consiglio comunale, sempre ieri, ha approvato l'articolato relativo all'istituzione della figura del Garante comunale per la Disabilità. L'opposizione ha emendato tutti gli articoli, compreso quello che attribuirà al consiglio comunale (e non più alle associazioni di volontariato, come era stato originariamente proposto) la proposta per la nomina del Garante. Rimane da approvare solo il voto finale.
La seduta è tornata ad esaminare la problematica del parco commerciale di contrada Tabasi. Questione su cui, come è noto, il comune di Sciacca è stato commissariato dal TAR Sicilia per inerzia del consiglio comunale, dell'amministrazione e degli uffici competenti. Punto questo su cui l'ufficio del comune, ma anche alcune componenti del centrodestra, insistono col dire che sarebbe stata necessaria una variante urbanistica. Ipotesi tuttavia evidentemente non condivisa dai giudici amministrativi. Attorno al dibattito, in corso da diverse settimane, è da segnalare la richiesta, fatta a nome del PD avanzata dal consigliere Antonino Certa al segretario generale, di potere acquisire verbali e registrazioni dopo alcune affermazioni che sono state considerate lesive della dignità dei dirigenti Dem e su cui si valutano ipotesi di possibili querele.
La seduta consiliare di ieri si è aperta con le comunicazioni iniziali del sindaco Termine sulla questione Terme. Cosa avvenuta alla presenza di una nutrita delegazione del Comitato Civico Patrimonio Termale, capeggiato da Nino Porrello, e anche della stessa presidente dell'associazione Ora Basta Caterina Santangelo."Vogliamo rendere visibile alla politica - ha detto Pietro Mistretta - non solo il nostro 'esserci', ma anche l’esigenza di non perdere più tempo con le chiacchiere”.
Fabio Termine ha ribadito che è tuttora aperta la strada di Cassa Depositi e Prestiti, e che a breve l'assessore Marco Falcone indicherà la data di un nuovo vertice palermitano con parti politiche e rappresentanze civiche. Si è infine parlato del credito vantato dal comune nei confronti della Terme di Sciacca Spa in liquidazione. Si tratta di quasi 1,4 milioni di euro. Il commissario liquidatore Carlo Turriciano ha proposto al comune di versare solo la quota capitale, di un milione e 88 mila euro, escludendo dunque le somme riferite ad interessi e sanzioni. Richiesta questa su cui l'ufficio di ragioneria deve esprimere un parere. Anche il coordinatore del Comitato Nino Porrello ha stigmatizzato il ritardo con cui si sta affrontando la problematica rilanciando la questione della titolarità del parco termale e sulla necessità di recuperare anche l'ex convento di San Francesco.
Ieri sera in apertura dei lavori è stato osservato un minuto di raccoglimento in onore del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, morto nei giorni scorsi. Ad inizio lavori l'aula ha commemorato anche la figura del commediografo ed ex assessore comunale Vincenzo Catanzaro.