sulla rete idrica della Diga Castello di Bivona, interventi finanziati per un importo di 6 milioni di euro provenienti dal PNRR. La gara di appalto si è svolta presso l’Urega di Agrigento e adesso si attendono gli ultimi passaggi burocratici prima di poter dare il via ai lavori, molto attesi dagli imprenditori agricoli che ricadono sui territori di Bivona, Calamonaci, Ribera, Cattolica Eraclea e Montallegro, tramite l'interconnessione con il laghetto Gorgo, ossia quei terreni situati lungo l'alveo del fiume Magazzolo.
Gli interventi, attesi da tantissimi anni, miglioreranno la distribuzione idrica ad uso irriguo in questo comprensorio della provincia di Agrigento e permetteranno di evitare di disperdere l'acqua della diga che, ogni anno, accumula circa 20 milioni di metri cubi di prezioso liquido. A beneficiarne frutteti ed agrumeti del territorio. L'opera, della Regione Siciliana, riguarda, in particolar modo, il 1° tronco della struttura, ossia quella che va dal serbatoio bivonese fino alla diramazione denominata “Tavernola”.
Il progetto, di circa 6 milioni 106 mila euro, è dell’ingegnere Fabrizio Cairone, mentre il responsabile unico del procedimento è Giuseppe Lombardo. In questi anni, in via sostitutiva, per le riparazioni di emergenza, era sempre intervenuto il Consorzio di Bonifica Agrigento 3, specie in contrada Maidda dove alcuni movimenti franosi avevano determinato gravi danni alle tubazioni con il rischio concreto di lasciare a secco le piante della vallata.
Il Consorzio Stabile Progettisti di Maletto provvederà a rifare lunghi tratti di canalizzazione, scoppiati in passato per la forte pressione, altri lavori riguarderanno la sistemazione delle vasche, la riparazione dei pozzetti di ispezione, parti di condutture e le strade di accesso nelle aree agricole delle proprietà “Ferlita” e “Giarratano”. Dal momento dell'affidamento, i lavori dovrebbero durare circa due anni a beneficio di migliaia di agricoltori della zona.