medio-piccole, ai giovani e ai professionisti di talento, sono questi i principi della nuova legge sul codice dei contratti pubblici condivisi oggi dagli Ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia di Agrigento. Quella predisposta dall’Assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò e approvata ieri dall’Ars, allinea la norma regionale sui lavori pubblici in Sicilia al nuovo quadro normativo nazionale. Il nuovo Codice dei contratti pubblici, commenta Achille Furioso Presidente dell’Ordine degli ingegneri, a differenza del precedente si fonda sulla fiducia nell’attività amministrativa e sulla responsabilità dell’operatore economico secondo i noti principi di buonafede.
Il principio della fiducia mira a superare la cosiddetta “paura della firma” e la “burocrazia difensiva”, che hanno rappresentato in passato fonte di inefficienza e immobilismo. Una Pubblica Amministrazione dinamica ed efficiente, attraverso il rilancio della digitalizzazione dei processi e dell’informatizzazione dell’opera pubblica che sono altri punti cardine del nuovo Codice, condivisi da ingegneri e architetti che ritengono adesso necessaria l’implementazione dei fondi per adeguare le scarse risorse a disposizione degli Enti territoriali e aggiornare i project manager e i RUP, visto il loro cruciale ruolo per una gestione efficace ed efficiente degli appalti pubblici.
Rilevante, sempre in tema di semplificazione delle procedure di approvazione dei progetti , l’eliminazione del parere in linea tecnica che si sovrapponeva con la verifica degli stessi progetti. La legge regionale introduce la Centrale di committenza unica e alcune norme migliorative, puntando soprattutto sulla semplificazione delle procedure come, ad esempio, la norma sulla Commissione lavori pubblici. Il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento Rino La Mendola evidenzia poi gli aspetti relativi ai professionisti, con la polizza assicurativa al posto del fatturato degli ultimi tre anni, l’estensione dei requisiti curriculari da tre a 10 anni, ma soprattutto l’apertura del mercato a chi non ha avuto la possibilità di produrre progetti e adeguati fatturati durante gli ultimi tre anni, ai giovani e ai professionisti di talento.
“Siamo molto soddisfatti, ha concluso Rino La Mendola, per il lavoro svolto dall’assessorato regionale delle Infrastrutture in merito al recepimento del nuovo Codice dei contratti e, in particolare, del rapporto costruttivo che il Governo e il Parlamento regionale hanno voluto instaurare con le categorie professionali del settore delle costruzioni.