delle strutture ospedaliere agrigentine. Così la direzione generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale annuncia oggi una direttiva volta a decongestionare l'area di emergenza urgenza e ridurre i tempi di permanenza dei pazienti al San Giovanni di Dio di Agrigento, come negli altri ospedali agrigentini.
Novità in primo luogo per quanto riguarda le procedure di dimissioni. In caso di monoconsulenze l’utente potrà infatti ottenere il foglio di dimissioni direttamente dai reparti che effettuano le diagnosi e ciò senza dover tornare necessariamente al pronto soccorso da cui era transitato. Il personale delle unità operative di urologia, ortopedia, oculistica e otorino, sottolinea la direzione dell'Asp, è stato già formato nella gestione dei nuovi software e le procedure innovative potranno adesso entrare a regime al pari di quanto già da tempo avviene, per le consulenze, presso i reparti di pediatria e ginecologia. Una sensibile riduzione del sovraffollamento del pronto soccorso sarà garantita anche dal “trasferimento” dei pazienti, circa mille l’anno, che necessitano di trasfusioni. Queste prestazioni, della durata media di circa tre ore, saranno effettuate, in regime di day hospital, non più in area d’urgenza ma presso le unità operative di medicina trasfusionale, per il San Giovanni Di Dio è stato messo a disposizione un nuovo locale e, a breve, sarà potenziato con l’immissione in servizio di un altro medico. Dal pronto soccorso non dovrà passare più neanche un’altra consistente categoria di utenti, molto spesso formata da neo papà , per registrare i nuovi nati quando gli uffici di accettazione non sono aperti al pubblico. Anche in questa evenienza la procedura, a partire da lunedì 10 aprile, sarà direttamente gestita dal reparto che, in questo caso, è ovviamente quello di neonatologia.