interrotti da ieri a seguito della rinuncia della compagnia Caronte & Tourist. È quanto chiedono ai governi nazionale e regionale i sindaci: Domenico Arabia di Santa Marina Salina; Fabrizio D’Ancona di Pantelleria; Francesco Forgione di Favignana ed Isole Egadi; Riccardo Gullo di Lipari; Filippo Mannino di Lampedusa e Linosa; Salvatore Militello di Ustica; Giacomo Montecristo di Leni e Clara Rametta, Sindaco di Malfa.
“Tale interruzione, che vede in contrapposizione l’attività amministrativa della Regione che non è andata a buon fine, l’indisponibilità della Società di navigazione interessata e la legittima attività della Magistratura – scrivono i sindaci nella nota dirata oggi – sta causando alle nostre isole un ritorno indietro di molti anni, venendo a mancare quei collegamenti che ne avevano accompagnato lo sviluppo socioeconomico degli ultimi decenni”.
Una vicenda che trae origine dal sequestro di beni immobili, navi, crediti e partecipazioni per una cifra totale di quasi 29 milioni di euro con contestuale fermo di tre navi adibite ai servizi regionali. A ciò era seguita la risoluzione anticipata della società per ‘impossibilità sopravvenuta’ dei contratti con la Regione per le linee da e verso le Eolie, le Egadi e Ustica, assicurandosi tuttavia una prosecuzione del servizio con altre navi fino al 30 settembre, in regime di libero mercato, senza percepire alcun contributo.
A impedire alla società l’assunzione di nuovi impegni con l’Ente Regionale è stata, poi, un’ulteriore iniziativa Guardia di Finanza d’intesa con il PM responsabile dell’esecuzione della misura, che ha visto sequestrare un’ulteriore somma in denaro di 2,8 milioni di euro che la Regione si accingeva a pagare all’azienda messinese per i servizi resi nel secondo trimestre del 2023.
Un problema – scrivono oggi i sindaci delle isole minori – non di poco conto.
“Quanto sta accadendo – proseguono i primi cittadini nella nota di oggi - crea situazione di disagio e incertezza tra la popolazione locale che subisce ritardi nell’approvvigionamento dei generi di prima necessità e difficoltà nel rifornimento dei generi alimentari, dei carburanti, bombole d’ossigeno e di gas”.
“Pertanto – concludono i sindaci – stante l’incredibile e complicata situazione che si è venuta a determinare che non consente l’affidamento dei servizi di trasporto integrativi - si chiede una urgente soluzione del problema e, nel caso di permanenza dell’attuale situazione, un immediato intervento delle Istituzioni Statali in indirizzo, anche in via sostitutiva, al fine di garantire la continuità territoriale fortemente penalizzata dalle vicende evidenziate al fine di evitare danni irreversibili che mettono in serio pericolo la permanenza degli isolani nelle loro isole, già caratterizzate da un forte fenomeno di spopolamento invernale e di arginare lo stato di agitazione che sempre più serpeggia nella popolazione locale”.