Si parlerà di questo domani mattina nel corso di un incontro che si svolgerà presso la sede della Cooperativa Pescatori di Sciacca, promosso dalla Flai Cgil. Un momento di incontro con gli operatori della pesca, settore al centro di notevoli cambiamenti, per capire come affrontare le prossime sfide inevitabilmente legate alle scelte e alle politiche comunitarie, molte delle quali stanno generando una condizione di incertezza. Si guarda con preoccupazione, innanzitutto, alla discussione per la definizione delle ZEE (Zona Economica Esclusiva) nel Mediterraneo, ma anche alla richiesta di definire ulteriori aree marine protette e vietare entro il 2030 la pesca a strascico. Proprio nella città di Sciacca si è svolta nei mesi scorsi la mobilitazione regionale contro tale provvedimento. Ma a preoccupare sono anche le richieste di concessione per la realizzazione di parchi eolici offshore di fronte le nostre coste, con ricadute negative sull’economia dell’intero comparto già in serie difficoltà economiche e con inevitabili conseguenze sul lavoro dei pescatori e sul loro reddito. L'incontro di domani vuole essere una occasione per valutare attentamente ogni singola azione e sostenere le difficoltà dei pescatori. Interverranno Giuseppe Di Franco, Segretario Generale Flai Cgil di Agigento, Franco Colletti, Presidente Alpaa Sicilia; il presidente della Cooperativa Pescatori Vincenzo Marinello, Alfoso Buscemi, Segretario Generale della CGIL Agrigento, Antonino Russo, Segretario Generale Flai Cgil Sicilia ed Antonio Pucillo, Capo Dipartimento Flai Cgil Nazionale. La sensazione che continuano a vivere i pescatori è di grande incertezza per il loro futuro, ritengono che l’unica soluzione sia l’abbandono dell’attività ma noi, scrive la Cgil, crediamo invece che una alternativa sia possibile e che la pesca abbia un futuro, restiamo convinti dell’importanza delle aree marine protette come dei parchi eolici e delle ZEE, vanno messe in campo tutte le iniziative necessarie a tutelare l’ambiente, la biodiversità dei nostri mari e la risorsa marina, ma le scelte che si prenderanno non possono prescindere dal coinvolgimento dei pescatori che quegli spazi li utilizzano da generazioni, e che da quegli spazi traggono la loro fonte di reddito.