ha approvato gli ultimi due punti propedeutici al Bilancio di previsione 2023-2025. Si tratta del Dup (Documento Unico di Programmazione) e del Piano delle alienazioni e valorizzazione degli immobili di proprietà del comune. Punto, quest'ultimo, che era stato rinviato nelle settimane scorse dopo che ci si era accorti che il documento conteneva ancora due appezzamenti di terreno che gli uffici, in realtà, avevano già ceduto a privati.
I documenti sono passati anche con il voto dell'opposizione, anche se è stato più volte evidenziato che il voto favorevole riguardava solo l'aspetto tecnico, non certo quello politico. La seduta decisiva per l'approvazione del Bilancio sarà quella del 23 ottobre. La seduta consiliare di ieri è stata preceduta da una seduta della commissione Bilancio e Finanze, alla presenza dello stesso sindaco Fabio Termine che ha ribadito il proprio appello alla parte politica avversaria ad una collaborazione per il raggiungimento dell'obiettivo. Ricordiamo che sul Bilancio il comune di Sciacca è stato commissariato. Non sembrano esserci grossi dubbi sul fatto che il Bilancio sarà approvato dal Consiglio, e non dal potere sostitutivo, e che questo avverrà con l'aiuto dell'opposizione.
È stata nuovamente rinviata a data da destinarsi l'approvazione della figura del Garante comunale dei disabili. Manca solo il voto, perché l'articolato (comprese alcune modifiche rispetto all'impostazione originaria) è stato già varato nelle settimane scorse.
La seduta si è aperta con le comunicazioni del sindaco Fabio Termine sulla vertenza ospedale di Sciacca. Era stato il consigliere Calogero Bono, nelle ore precedenti, a predisporre una nota ad hoc per richiedere notizie al capo dell'amministrazione sugli ultimi sviluppi, dalla conferenza stampa condivisa con i sindaci del territorio per annunciare il nuovo sit-in di protesta al Giovanni Paolo II in programma il prossimo 28 ottobre, alla vicenda dell'esposto denuncia preparato dal Comitato civico per la Sanità e sottoscritto anche dallo stesso sindaco Fabio Termine. Vicenda finita sotto i riflettori, come è noto, per la decisione degli altri amministratori i quali (ad eccezione di quelli di Alessandria della Rocca, Montevago e Santa Margherita Belice) prima avevano aderito al documento per poi ritornare sui propri passi. Anche Termine ha ribadito la sua decisione. Ne è scaturito un breve dibattito, nel corso del quale l'opposizione ha sottolineato che il sindaco dovrebbe guidare il territorio, e non farsi guidare dal Comitato.