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Ottobre
Ospedale. F. Valenti: "Vita bene prezioso, non può sottostare a logiche di parte"
Scritto da Massimo D'Antoni Pubblicato in Attualità
Sul tema Sanità ha detto la sua anche Francesca Valenti, ex sindaca di Sciacca,
che riferendosi all'intervista rilasciata al nostro Telegiornale da Mario Zappia, quando il manager ha detto che quello di Sciacca è "Un signor ospedale attrattivo", sulla sua pagina Facebook risponde che se questo è vero è solo grazie agli operatori sanitari i quali, nonostante tutto, continuano a lavorare con abnegazione, professionalità e generosità. Noi pazienti - dice la professoressa Valenti - scegliamo il nostro ospedale solo perché ci fidiamo di loro. Ciò non significa, tuttavia, che l’ospedale non sia al collasso, perché mancano personale, manutenzione e corretta gestione delle risorse".
Francesca Valenti evidenzia che il suo commento scaturisce da un'esperienza personale. E fa notare come il reparto di oncologia rimanga con un solo medico, peraltro responsabile da anni senza incarico formale, anche se adesso manderanno saltuariamente qualcun altro in servizio altrove, per mettere una pezza e placare la polemica). Eppure, quel medico (il riferimento è al dottor Domenico Santangelo), anche da solo, è sempre pronto a curare, ad accogliere, ad aiutare, ad ascoltare. L'oncologia - aggiunge Valenti - è un reparto particolare per la gravità delle patologie di cui si occupa. Eppure, l’ambiente è sereno: gli infermieri accolgono tutti con il sorriso e seguono sempre con premura e gentilezza. Si respirano quell’umanità e quell’attenzione che valgono per il paziente quanto la terapia. Lo stesso può dirsi per altri reparti in estremo affanno. Ma così non si può continuare. "Chi gestisce la sanità - osserva l'ex prima cittadina - non si occupa del diritto alla salute e non si preoccupa del paziente. Ne scaturisce - aggiunge - solo una triste spartizione, seguendo rigide logiche di potere politico, ammiccando alla sanità privata dove veicolare interessi stratosferici. Non possiamo continuare a restare inermi perché con la salute non si può giocare. La vita - conclude Francesca Valenti - è un bene prezioso e la sua cura non può sottostare a dinamiche, scelte e interessi di parte.