se altri come Casini si sono avvicinati non possiamo farci niente”.
Così, dunque, Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia dei Valori, chiarisce il senso della sua presenza all'interno del progetto di Civica Popolare con Beatrice Lorenzin, il cui simbolo è stato presentato ieri a Roma. Lista nata dalla scissione di Alternativa Popolare di Angelino Alfano, raggruppamento che aveva già registrato l'addio del gruppo di Maurizio Lupi, che ha dato vita a "Noi con l'Italia", insieme all'Udc, accanto al centrodestra. Beatrice Lorenzin, invece, è rimasta nel centrosinistra. Un simbolo rappresentato da quello che la ministra ha definito "un fiore petaloso", suggellando così il valore dell'aggettivo-neologismo coniato qualche tempo fa da un bambino ("figlio di una mia amica", ha detto la Lorenzin) e riconosciuto dalla stessa Accademia della Crusca.
Non ha ancora sciolto del tutto le proprie riserve, soprattutto in un'ottica di eventuale ricandidatura, il senatore Giuseppe Marinello. Il quale, comunque, non nasconde tutto il suo apprezzamento per l'operazione Lorenzin.