L’iniziativa è del Comitato locale Pro Ospedale, ma registra l’adesione del Cartello Sociale e della Cna, oltre a quella dei sindaci dei Comuni di Castrofilippo, Naro, Camastra, Ravanusa, Campobello di Licata, Grotte, Racalmuto, Delia e Serradifalco.
Comitato pro ospedale di Canicattì che chiede che vengano assicurati in continuita i servizi sanitari territoriali di base e che l’ospedale “Barone Lombardo” sia efficiente e non una struttura a “mezzo servizio”. Così viene definita a causa della progressiva chiusura di unità operative e delle difficoltà che si riscontrano per quelle rimaste, dal pronto soccorso, all’ostetricia e ginecologia, alla psichiatria. La questione è sempre quella della carenza di personale, soprattutto medici. Il comitato pro ospedale chiede che la struttura ospedaliera di Canicattì sia messa nelle condizioni di garantire una assistenza sanitaria efficiente ed efficace alla collettività, non solo quella di Canicattì ma di tutto il comprensorio.Una protesta, come dicevamo, cui ha aderito il Cartello Sociale della provincia di Agrigento sempre sensibile al tema. Anche la Cna ha deciso che parteciperà alla manifestazione per sensibilizzare il governo regionale a potenziare il “Barone Lombardo”. Va garantita un’ adeguata e moderna condizione logistica, strutturale e in termini di apparecchiature, necessaria per offrire il livello di assistenza sanitaria che merita nel rispetto anche del consistente bacino di utenza a cui è rivolto il prezioso servizio, ha dichiarato il presidente della sede locale della Confederazione, Gero Nobile, assicurando una significativa mobilitazione di dirigenti locali e associati che si uniranno al corteo che partirà alle ore 9,30 da Piazza IV Novembre.