Castelvetrano a Sciacca si aggira già intorno al 20-30%. Tutto ciò si rifletterà sul prezzo finale per il consumatore che è aumentato del 37%. E’ la fotografia della campagna olivicola 2023 fatta oggi dall’agronomo Giuseppe Bono di Sicily commerce 2.0, azienda che opera nella commercializzazione di prodotti agricoli.Una situazione che non riguarda solo le nostre zone.
La situazione climatica anomala con temperature estive a ottobre inoltrato, non promette nulla di buono per la raccolta delle olive, che entrerà nel vivo in queste settimane. In generale, evidenzia l’agronomo Bono, ci si aspetta un calo del 50% nella produzione di olio d'oliva nel Centro Italia e del 10% nel Sud rispetto agli anni migliori. Non va meglio negli altri paesi concorrenti dell’Italia nella produzione di olio d’oliva: Spagna, Tunisia e Turchia.
Nel dettaglio il calo della produzione nel nostro comprensorio olivicolo si aggira complessivamente attorno al 20 -30 %. Significativa anche la minore produzione delle olive da mensa (- 30-40%). Tutto ciò avrà una conseguenza sui consumatori con un incremento del prezzo dell’olio che per l’agronomo Bono potrebbe attestarsi a 8,50 – 9,50 euro al Kg all’ingrosso, ma anche un incremento del prezzo delle olive da mensa, da 1,60 a 1,80 al Kg.
L'olio d'oliva sta diventando un prodotto premium, aggiunge, considerato che il prezzo è già aumentato del 37% nell'ultimo anno, diventando il secondo maggior aumento dopo lo zucchero nei carrelli della spesa.
“Le temperature estive interminabili e l’assenza di piogge impattano fortemente sul comparto olivicolo ormai in piena fase di raccolta, dichiara inoltre Giuseppe Bono, perché tutto ciò si traduce in un calo delle produzioni, in una diminuzione delle rese in olio e in una riduzione delle dimensioni e della qualità delle olive da mensa.
L’olio e le olive da mensa rappresentano due produzioni di grande eccellenza del territorio anche con le importanti certificazioni europee raggiunte in questi ultimi anni che hanno contribuito a creare un importante valore aggiunto, garantendo contemporaneamente produttori, consumatori, l’ambiente e il paesaggio.