tutti gli invasi sono molto al di sotto rispetto alla loro capacità e si prospettano le ennesime difficoltà per gli agricoltori e le coltivazioni di stagione. Le province maggiormente interessate dal problema sono quelle di Agrigento, Palermo, Enna, Siracusa e Catania. Le maggiori dighe destinate all'irrigazione sono mediamente sotto il 20% della propria portata e non è escluso il razionamento idrico per le campagne. Per alcune zone si potrebbe decidere addirittura la chiusura dell'approvvigionamento idrico per mancanza dell'acqua necessaria.
A tal fine i due Consorzi di Bonifica rimasti, quello della Sicilia Occidentale e quello della Sicilia Orientale, hanno già convocato imprese, produttori e associazioni per prendere una decisione, stabilire il da farsi e calendarizzare zone e razionamenti. Di situazione tragica parla la Coldiretti regionale.
Basta analizzare nel dettaglio la situazione degli invasi per rendersene meglio conto: numeri fortemente negativi per la Diga Garcia che rispetto al gennaio dello scorso anno ha 11 milioni di metri cubi di acqua in meno. Non sta meglio l'invaso Arancio: anch'esso presenta un saldo negativo seppur il danno sia più contenuto. La diga Rosamarina che può contenere 100 milioni di metri cubi di acqua ne ha al momento 15, la diga Poma ne ha 5 quando nello stesso periodo dello scorso anno ne aveva 20 milioni, mentre l'impianto Ogliastro Don Sturzo ne ha 17 milioni contro i 27 di un anno fa. La forte siccità dei mesi scorsi ha già fatto danni enormi, la mancanza di acqua di oggi sta facendo il resto.
Rischiano di andare in fumo parecchi accordi commerciali. A rischio il mercato delle arance con 4500 tonnellate già ritirate dal mercato, mentre sulle Madonie le colture di grano e foraggio sono in forte sofferenza. Associazioni e organizzazione sindacali chiedono aiuti e un piano di intervento sia al governo nazionale sia a quello regionale, ma non sembrano arrivare in tal senso buone notizie.
L'obiettivo è quello di resistere all'emergenza, cominciare a riempire e preparare vasche e pompe, e razionalizzare, per quanto possibile, l'acqua a disposizione.