nell'area utilizzata dai bambini per svolgere attività fisica. La segnalazione arriva da tanti genitori e fa riferimento ad una situazione di oggettiva difficoltà che riguarda il plesso scolastico ormai da diversi giorni. In pratica, quello che dovrebbe essere lo spazio dedicato all'educazione fisica, si è trasformato in un autentico lago. Ma non va meglio neanche nel cosiddetto parcheggio Modigliani, anche qui una vistosa perdita idrica rende assai difficoltoso poter usufruire dell'area, e anche in questo caso la segnalazione proviene da alcuni genitori dei bambini che frequentano il plesso di via Modigliani dell'istituto comprensivo "Dante Alighieri". Sono dei problemi che, in realtà, si presentano periodicamente, così come un'altra perdita idrica che invade la strada dall'altro lato, nella parte inferiore, nel tratto che conduce alla rotonda e alla strada del Cansalamone, e che evidentemente non sono mai stati risolti in via definitiva. Trattandosi di un'area dove è presente, tra l'altro, un istituto scolastico, si confida in un tempestivo intervento che ponga rimedio in maniera definitiva a tutte queste perdite idriche.
Parlano invece di ingiustizia alcuni utenti che stanno ricevendo in questi giorni le bollette di Aica. In un'unica busta, ci sono due fatture: la prima è quella che non è stata recapitata nei mesi scorsi per i noti problemi con la ditta di spedizione con cui l'aziena idrica, com'è noto, ha deciso di rescindere il contratto individuando una nuova società cui è stato affidato il servizio di consegna a domicilio delle bollette; la seconda fattura è quella che fa riferimento a questo periodo. Lo scorso ottobre, ricordano oggi alcuni nostri telespettatori, Aica aveva annunciato che gli utenti non avrebbero pagato alcun interesse di mora per il ritardato pagamento della prima fattura, interessi che invece figurano, anche se l'importo è irrisorio, nella seconda bolletta. Come se non bastassero, concludono i cittadini, il costo dell'acqua aumentato a dismisura, il servizio carente e tutta l'acqua che si disperde per strada nella indifferenza dell'azienda idrica comuni agrigentini.