Un fiume di “roba” destinata alla movida agrigentina che avrebbe fruttato oltre 40 mila euro. “Siamo venuti a mangiare una pizza ad Agrigento”. Così hanno risposto i tre palermitani che erano stati fermati dai carabinieri in una via del centro in compagnia di altri tre agrigentini. L'eccessivo nervosismo dimostrato al controllo dei militari dell'arma ha fatto scattare più approfonditi controlli e perquisizioni che hanno consentito di rinvenire la sostanza stupefacente e ricostruire le relazioni tra le sei persone, dai palermitani che avevano portato la droga in città agli agrigentini che avrebbero dovuta piazzarla nel mercato locale. Droga che era stata nascosta abilmente. Scavando anche a mani nude nel giardino di una delle abitazioni frequentate dal gruppetto, i carabinieri hanno scovato la sostanza stupefacente già suddivisa in panetti, ma un'altra parte era all'interno di un sacchetto per la spesa che i giovani avevano con loro al momento in cui sono stati fermati per strada. In più i carabinieri si sono accorti di un fulmineo passaggio di mano di quasi 5 mila euro in contanti, anche questi sequestrati. Gli arrestati hanno una età compresa tra i 20 e i 30 anni. L'operazione rientra in una forte azione di contrasto al traffico di stupefacenti che il comando provinciale dei carabinieri ha intensificato negli ultimi tre mesi e che ha consentito l'arresto di diversi pusher. Un fenomeno, quello dello spaccio, che ha subito una preoccupante escalation con particolare riferimento alla varietà di sostanze che vengono piazzate, dal “fumo” all'erba, alla cocaina e al ritorno dell'eroina.