Non solo. Si abbassa sempre di più l’età in cui si possiede o utilizza uno smartphone, con un aumento significativo di bambini tra i 6 e i 10 anni che utilizzano il cellulare tutti i giorni dopo la pandemia: al Sud e nelle Isole la percentuale è passata dal 28,3% al 42,8% tra il biennio 2018-19 e il 2021-22.
Questi sono solo alcuni dei tanti numeri diffusi oggi da Save the Children, a pochi giorni dalla giornata mondiale dell'infanzia che si celebra annualmente il 20 Novembre. L’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, ha pubblicato la XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo «Tempi digitali».
Nonostante questo utilizzo diffuso, nella mappa europea sulle competenze digitali dei 16-19enni, l’Italia si posiziona quart’ultima. Al Sud, oltre la metà dei ragazzi ha scarse o nessuna competenza tecnologica. Fenomeno spiegato dal fatto che i ragazzi utilizzano i dispositivi principalmente per comunicare sui social e non per altri usi più costruttivi. In particolare, in Sicilia le ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 13,9% (il quinto dato più alto). Sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l’età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell’uso intensivo dei social media c’è quello di scappare da sentimenti negativi.
Altra altrattiva per gli adolescenti sono, com'è noto, i videogiochi. In Sicilia il 23,5% dei giovani ne fa un uso problematico (in linea con la media nazionale, 24%).
Tutto questo ha un risvolto negativo sulla salute dei ragazzi. Un uso intensivo di internet è associato anche a un maggior rischio di sovrappeso o obesità, a causa dell’inattività (navigare a lungo vuol dire stare molte ore seduti, per lo più fermi), e per le cattive abitudini alimentari legate all’iperconnessione. E come i recenti fatti di cronaca ci raccontano, tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento, anche, gli atti di cyberbullismo: in Sicilia gli adolescenti vittime di questi episodi sono il 16,2%, la percentuale più alta insieme alla Campania. Le ragazze sono più frequentemente vittime di atti di cyberbullismo, ma esiste anche una quota di «bulle» che colpiscono le compagne per isolarle e deriderle soprattutto negli anni della preadolescenza.
Il report di Save the Children punta l'attenzione, infine, anche su un altro aspetto legato all'uso dei device: la connettività. Le famiglie con accesso alla banda ultra larga a fine 2022 erano il 52% (dato significativamente aumentato rispetto al 2016, quando erano appena l’8%), con differenze territoriali importanti.
La rete ultraveloce con fibra fino all’abitazione raggiunge il 76% delle famiglie nella provincia di Palermo, percentuale che scende man mano per le altre Province, fino ad Agrigento che si classifica all'ultimo posto con solo il 32% delle utenze connesse con fibra. Per non parlare delle famiglie ultraconnesse con accesso alla fibra FTTH ( ovverosia fino all’abitazioni ): riguardano il 28% della popolazione nella provincia di Palermo (tra le prime 5 in Italia), mentre ad Agrigento sono appena il 3% .