E' una delle note dolenti degli ultimi tre decenni di governo della città. Ospitando Luana Russo, atleta della Sciacca Running vincitrice nell'ultima stagione sportiva del Grand Prix provinciale di corsa su strada e del titolo regionale di mezza maratona, Giuseppe Recca ha aperto la ferita ancora aperta della pista di atletica leggera dello stadio Gurrera, realizzata alla fine degli anni Ottanta insieme alle curve, ma mai omologata e di conseguenza mai utilizzata per competizioni agonistiche. A ciò si aggiunge l'impossibilità, per via delle normative in vigore, di potere trasformare il manto erboso naturale dello stadio in sintetico, di cui sono ormai dotati gran parte dei campi di calcio in Sicilia.
“Lo stadio polivalente di Sciacca avrebbe potuto accogliere gare di atletica di livello regionale e nazionale – ha detto Luana Russo, che è anche componente del consiglio direttivo della società Sciacca Running – ma non è mai stato possibile”.
Perchè la pista di atletica leggera non sia mai stata omologata resta ancora oggi un mistero. Dopo 30 anni è in condizioni di degrado e avrebbe bisogno di una corposa riqualificazione. La parte dell'impianto riservata alle competizioni calcistiche nel corso degli anni in qualche modo è stata sottoposta a manutenzione anche grazie al sacrificio delle società che partecipano ai vari campionati dilettanti regionali, ma la pista è stata ampiamente trascurata, usata solo per gli allenamenti dei giovani della Polisportiva Agatocle e dagli appassionati. Nessuna delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 30 anni ha mai pensato di programmare un percorso utile ad omologare la pista ed a valutare l'ipotesi di farne un impianto di valenza regionale. Tutto questo nonostante negli anni 90 le autorità federali di atletica avessero più volte sollecitato il Comune di Sciacca.
Una situazione di analoga trascuratezza si è verificata negli ultimi anni anche ad Agrigento con la pista di Villaseta, oggi in stato di abbandono. A Caltanissetta, dove c'è uno stadio gemello a quello di Sciacca, pochi anni fa è stato progettato e realizzato, pur in presenza di una pista di atletica, un manto erboso in erba sintetica.
Della colpevole disattenzione che la politica saccense ha riservato all'impiantistica sportiva ne paga le conseguenze un vasto mondo di appassionati di podismo. Ma anche il mondo del calcio, costretto a svolgere le proprie attività su un terreno di gioco in erba naturale che solo con una quotidiana manutenzione, come succede nei tornei professionistici, può risultare adeguato alle esigenze delle varie competizioni sportive. La replica di Meeting Sport andrà in onda dopo il nostro TG.