fondazioni tra i beneficari di quelli che la vulgata (ma anche lo stesso confronto politico-parlamentare) ha definito "mance elettorali", distribuite a deputati di maggioranza e di opposizione, all'interno della manovra correttiva da 600 milioni di euro approvata la notte scorsa dal'Assemblea Regionale Siciliana, subito dopo il via libera dato al maxi emendamento. Fondi destinati a manutenzione di strade, campetti sportivi, lavori di vario genere, iniziative e feste di Natale. Finanziamenti inseriti nel capitolo Turismo, con una tabella ad hoc, ma senza alcun riferimento ai parlamentari che hanno presentato i relativi emendamenti. Qualcuno non ha avuto problemi a rivendicare il proprio intervento, in un clima naturalmente bipartisan. Clima che non piace alla maggioranza, perché l'opposizione, dopo avere inserito i propri desiderata, al momento del voto finale non ha dato il suo contributo.
Norme mancia, questa un'altra definizione, che consistono in totale in almeno 22 milioni di euro di budget gestito da maggioranza e opposizioni anche per consentire di organizzare il Natale. Fondi inseriti con emendamenti dei singoli deputati, alcuni dei quali indisponibili a essere ben identificati con ognuno dei 400 commi inseriti nel maxi emendamento. Fondi da spendere entro il 2023, ed è una corsa contro il tempo, perché non sono pochi i dubbi che le municipalità beneficiarie non abbiano il tempo di approvare le necessarie variazioni di bilancio. Tra i fondi approvati ci sono quelli richiesti dal capogruppo della Dc Carmelo Pace. Si tratta di cinquantamila euro per un nuovo parco giochi a Sciacca, di 200 mila euro per il nuovo manto erboso nell'impianto sportivo "Spataro" di Ribera e 40 mila per l'ufficio dell'infermiere comunale di Cianciana.
Tra i destinatari di altri finanziamenti meritevoli di essere citati: la Missione Speranza e Carità fondata da Biagio Conte, una scuola di giornalismo a Telejato di Pino Maniaci e la Fondazione Cretto di Burri di Gibellina. Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha pubblicamente ringraziato il capogruppo del Pd Michele Catanzaro per i duecentomila euro contenuti in un emendamento che interventi di manutenzione in alcune vie del piccolo comune agrigentino. "Nel corso dell'esame del 'collegato' - ha detto Michele Catanzaro - il gruppo Pd ha tenuto un comportamento coerente, abbandonando i lavori in commissione Bilancio nel momento in cui è stato violato l'accordo raggiunto in conferenza dei capigruppo, cioè quando è stata inserita la norma scandalo salva-ineleggibili ed i finanziamenti al territorio si sono trasformati in mance elettorali, anche da poche migliaia di euro. Siamo tornati a discutere il testo - prosegue - dopo che la norma salva-ineleggibili è stata stralciata, così come avevamo chiesto, e dopo che i finanziamenti ai territori sono stati decisi con un metodo differente, cioè attraverso provvedimenti amministrativi evitando di trasformare l'aula parlamentare in un consiglio di quartiere che vota norme da poche migliaia di euro".