ha concluso il suo intervento di stamattina a Partanna, al culmine della giornata di celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della tragedia del terremoto che si è svolta a Partanna, comune del sindaco Nicolò Catania, coordinatore dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma del 1968.
"Le capacità dell'intero Paese di reagire alle calamità naturali hanno rappresentato momento della verità, misura della coesione nazionale, del riconoscersi in un comune destino". Mattarella è giunto a Partanna con l'elicottero di Stato. Rigidissimo il cerimoniale, all'interno dell'auditorium "Leggio", dove a rappresentare la più alta autorità dello Stato c'erano anche due corazzieri. Accolto dai bambini delle scuole, il capo dello Stato ha poi preso posto in prima fila, non prima che, al suo ingresso, venisse eseguito l'inno di Mameli.
La giornata, organizzata da Tanino Bonifacio, ha registrato diversi momenti e esaltato le testimonianze dei momenti del dramma, con la consegna di targhe alla memoria di personalità che si distinsero, in occasione del tragico sisma per l'aiuto prestato alle popolazioni terremotate, sono state consegnate nel corso della cerimonia. Un riconoscimento è andato alla memoria dei quattro vigili del fuoco Giuliano Carturan, Savio Semprini, Alessio Mauceri e Giovanni Nuccio morti durante le operazioni di soccorso. A consegnarla il superstite Franco Santangelo, all'epoca un bambino, estratto dalle macerie.
Secondo Mattarella, i sindaci "rappresentano il riferimento primo che compongono il nostro Paese". "Questa zona - ha aggiunto - ha sollecitato l'intero Paese, per più aspetti a rinnovarsi - ha detto il Capo dello Stato - In prima fila, allora come oggi, gli istituti dello Stato e della Regione, ma, sul terreno, soprattutto i Sindaci e le amministrazioni locali, le parrocchie, i volontari di tante realtà. Il nostro ringraziamento, rinnovato, va a quanti ebbero parte nell'opera dei soccorsi, a quanti avviarono il processo di ripresa".
Prima di Mattarella avevano parlato il sindaco di Partanna Nicolò Catania e il presidente della Regione Nello Musumeci, ed è stata ricordata la storia di "Cudduredda", al secolo Eleonora Di Girolamo, la bambina salvata dalle macerie ma poi morta qualche giorno dopo a causa di una bronchite. Un riconoscimento ufficiale è stato consegnato anche a Ivo Soncini, il vigile del fuoco volontario che l'aveva salvata. Poi i momenti artistici, con Lello Analfino dei Tinturia e l'attore Alessandro Preziosi.