permette ad un soggetto che, pur avendo contratto dei debiti, non è più in grado di pagarli, di chiederne la ristrutturazione, impegnandosi a pagare quello che può pagare, ancorché sulla base di una situazione oggettiva che tenga conto dei costi per la sopravvivenza, che deve essere comunque garantita a prescindere dall'entità del debito a suo carico. È questo il principio normativo che ha permesso ad una coppia di coniugi di Sciacca di ottenere, sulla base di una procedura giudiziaria specifica e complessa, che contempla anche l'istituzione di un Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, di ottenere il dimezzamento dei propri debiti, scesi così da centomila a cinquantamila euro.
L'avvocato Luigi Licari, incaricato di rappresentare i proponenti, ha potuto dimostrare che, a fronte di un ammontare complessivo di circa 1.800 euro al mese di entrate, i soggetti sovraindebitati ne pagavano circa 1.300 solo per onorare i propri debiti. Cosa che non sono più stati in grado di fare. Sulla base della legge, che peraltro è stata recentemente riformata in una direzione ancora più favorevole al debitore, il dottor Santo Palermo, professionista nominato dal tribunale per svolgere la funzione di Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, ha così proposto alla giudice, la dottoressa Valentina Stabile, di approvare una ristrutturazione del debito dei proponenti nella direzione di garantire il 70% delle entrate mensili al mantenimento proprio e dei propri figli (nonché al pagamento di utenze e spese condominiali), destinando il restante 30% al pagamento dei creditori. Il tribunale ha accolto questa ristrutturazione del debito, omologandola. Conseguenza: si è più che dimezzato l'impegno mensile per pagare i debiti dei coniugi interessati da questa vicenda, che adesso versano 500 euro al mese. Gli stessi creditori pregressi non si sono opposti alla ristrutturazione del debito. E adesso le persone coinvolte possono tirare un sospiro di sollievo. Ovviamente scatta il monitoraggio dell'effettivo rispetto degli impegni di onorare i debiti, oltre all'inibizione di eventuali ulteriori indebitamenti.
È di tutta evidenza che questa procedura si applica sulla base di situazioni specifiche ed oggettive. Se, per dire, si ravvisa colpa grave o malafede, questo procedimento non può essere messo in atto.