(che costituisce il primo macrolotto del più complessivo progetto di completamento dell’anello autostradale siciliano, interesserà questa settimana i comuni di Sambuca di Sicilia e Menfi. Mercoledì si svolgerà a Palazzo Panitteri, giovedì alla biblioteca comunale di Menfi. Intanto sulle tre ipotesi in campo per la realizzazione dell’autostrada dalla svincolo della A29 di Castelvetrano allo svincolo Sciacca Ovest, si è espresso chiaramente l’Ordine degli Architetti di Agrigento che ritiene più conveniente, in termini di rapporto costi-benefici, la cosiddetta opzione 2B che prevede il raddoppio della carreggiata con due corsie per senso di marcia, 11 viadotti da adeguare lungo la carreggiata esistente, 11 viadotti di nuova realizzazione per la seconda carreggiata e 6 svincoli che garantiranno la connessione con la viabilità esistente. Sia l’opzione 2A, sia la 2B prevedono la realizzazione dell’autostrada sul tracciato esistente della Statale 115. Solo la prima ipotesi di intervento prevede un tracciato nuovo, a monte della statale, che l’Ordine degli Architetti di Agrigento ritiene debba essere esclusa anche per i costi che superano i mille milioni di euro.
Sosteniamo il tracciato più green ( il 2 B) per un costo di 780 milioni di euro - dice La Mendola – che punta sulla valorizzazione e sull’ammodernamento di quello esistente e che sarà dotato di 4 corsie (2 per senso di marcia) prevedendo anche la mitigazione dell’impatto ambientale, sul paesaggio circostante, dei due grandi viadotti Belice e Carboj dei quali viene prevista la riduzione dell’altezza e dello sviluppo planimetrico. Ovviamente, pur di fronte alla rispettabile opinione degli architetti, sarà Anas a decidere quale delle tre ipotesi privilegiare per la progettazione dell’autostrada Castelvetrano-Sciacca, ovviamente tenendo conto delle considerazioni e delle osservazioni emerse nel corso dei vari incontri. L’ipotesi di un tracciato completamente nuovo, comunque, è la meno accreditata.
L’auspicio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento è che non solo si proceda ad un celere progettazione dell’opera, ma che si concretizzino i finanziamenti necessari ad appaltare i lavori per la realizzazione dell’autostrada da Castelvetrano a Gela e che non si registrino poi gli atavici ritardi che hanno caratterizzato i lavori sulla statale 640 e, soprattutto, nel cantiere senza fine della statale 189 Agrigento-Palermo ormai classificabile tra le incompiute. Tutto questo per ridurre il gap infrastrutturale di una terra ancora priva di un aeroporto, dell’alta velocità su strada ferrata, di porti adeguatamente dimensionati per l’attracco di grosse imbarcazioni mercantili e crocieristiche e priva di un adeguato collegamento con l’anello autostradale siciliano su strada gommata. La rete delle professioni tecniche, assieme alle categorie produttive e alle varie componenti della società civile agrigentina, già nel 2021 avevano chiesto un piano straordinario, fruendo dei fondi del PNRR e della programmazione comunitaria, per la realizzazione di un pacchetto di interventi infrastrutturali integrati a servizio della comunità agrigentina.