Dovrebbero, dunque, essere i cittadini a scegliere i propri rappresentanti. La commissione Bilancio dell'Assemblea regionale ieri ha dato parere positivo all'emendamento dell'assessore all'Economia Marco Falcone che prevede altri 5 milioni ( in aggiunta ai cinque già inseriti nel testo base per la copertura finanziaria ), per poter procedere all'organizzazione delle votazioni, anche se per coprire l'intero costo servirebbero altri 10 milioni di euro che potrebbero essere stanziati nella prossima manovra di bilancio. Adesso il disegno di legge tornerà in commissione Affari istituzionali, poi spetterà alla Presidenza dell'Ars, guidata Gaetano Galvagno, convocare la capigruppo per calendarizzare il ddl per l'aula. Trovati i soldi, occorre stabilire la data delle elezioni e l'orientamento sembra essere quello di mettere su un election day, accorpando le provinciali alle Europee di giugno prossimo, ma la fattibilità è tutta da capire con la nuova norma e con l’incrocio delle direttive europee in materia. C'è ancora tempo per stabilire la data delle votazioni: devono, infatti, ancora passare almeno tre mesi dall’approvazione della Finanziaria. Non sarebbe una novità se anche la data di giugno 2024 dovesse slittare. Il tema “province” non ha mai messo d'accordo tutti gli esponenti politici siciliani ed è da anni che si parla delle elezioni che dovrebbero cambiare, per l'ennesima volta, l'assetto organizzativo territoriale siciliano. C'è dunque, da aspettarsi di tutto.