e ad ammetterlo è la stessa Azienda Sanitaria Provinciale che ha emanato un nuovo avviso pubblico per reperire medici. Ci aveva già provato lo scorso mese di ottobre attraverso il conferimento di incarichi, a tempo determinato, a medici da destinare al Pronto Soccorso. Quattro i professionisti che vennero individuati in quella occasione e destinati due al San Giovanni di Dio di Agrigento, uno all'ospedale di Canicattì, uno all'ospedale di Licata, nessun medico per il Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca. Avviso dello scorso autunno che evidentemente non ha affatto risolto i problemi se adesso è la stessa Asp ad ammettere che permane una situazione di grave emergenza per carenza di personale della dirigenza medica. Il nuovo avviso mira ad individuare medici da utilizzare nelle Aree di Emergenza degli ospedali agrigentini con incarichi che avranno la durata di sei mesi. Si tratta, infatti, di rapporti libero – professionali. Incarichi che potrebbero terminare ancor prima della scadenza, precisano dall'Asp, se nel frattempo sarà possibile procedere alle assunzioni a tempo indeterminato mediante le procedure di reclutamento disposte dall'assessorato regionale. Ma nell'attesa delle assunzioni, occorre superare l'attuale emergenza e garantire la corretta funzionalità dei Pronto Soccorso aziendali. Le domande vanno presentate entro il 25 gennaio e sarà poi un'apposita commissione a valutare i curricula e ad occuparsi dei colloqui. Una situazione di emergenza che, com'è noto, a Sciacca rappresenta una delle più gravi criticità del Giovanni Paolo II, quella cioè relativa alla carenza di personale all'interno del Pronto Soccorso e di cui il sindaco Francesca Valenti conta di poter tornare a parlare, per ottenere risposte certe ed immediate, nel corso del nuovo incontro con il commissario dell'Asp Gervasio Venuti, chiesto dal sindaco di Sciacca per affrontare questa ed altre problematiche del locale presidio ospedaliero.