di Santo Stefano Quisquina, San Biagio Platani, Bivona, Cianciana e Alessandria Della Rocca si sono riuniti, ieri, presso la sede centrale del “Manzoni” di Alessandria, per ribadire il proprio dissenso al progetto di dimensionamento scolastico che prevede la soppressione di due istituti del territorio e il loro accorpamento con la lontana realtà territoriale di Casteltermini. Al vertice hanno presenziato anche gli esponenti territoriali delle sigle sindacali più rappresentative CGIL, CISL e UIL con i loro referenti provinciali legati al mondo della scuola: Damiano Dimino per la CGIL, Vincenzo Distefano per la CISL e Gaetano Leonardi per la UIL. I cinque Comuni del Platani Quisquina Magazzolo chiedono, insomma, di ridiscutere la soppressione dei due Istituti Comprensivi “Maestro Lorenzo Panepinto” e “Alessandro Manzoni” e di evitare il loro accorpamento con l'Istituto comprensivo “De Cosmi” di Casteltermini. L’assemblea sindacale territoriale segue e accompagna altre forme di dissenso organizzate nei singoli Comuni da genitori, alunni e cittadini, nonché l’incessante lavoro di interlocuzione delle rispettive Dirigenti Scolastiche e dei Sindaci delle Terre Sicane. La totale contrarietà è motivata dalla disomogeneità territoriale a cui si andrebbe incontro, dall’inesistenza del trasporto pubblico locale, dalla viabilità tortuosa, pericolosa e disagiata, dal trasferimento della dirigenza e degli uffici, dalle numerose difficoltà logistico-organizzative che comporterebbe, dalla perdita di titolarità del personale, dall’interruzione della continuità didattica e dei legami affettivi che si sono creati negli ultimi anni. La scuola, insomma, non può rispendere soltanto a parametri economici e numerici. La proposta delle Istituzioni scolastiche del territorio, condivisa con i 5 Sindaci, è la creazione di un unico e nuovo istituto comprensivo che fonda le anime storiche dei due istituti esistenti, “Manzoni” e “Panepinto”, e mantenga l’autonomia amministrativa dell'istituto superiore “Pirandello” di Bivona. Non sono esclusi altri momenti di protesta, mentre si confida nell'operato dell'assessore regionale al ramo Mimmo Turano che si è reso disponibile a valutare le istanze che provengono dai piccoli comuni.