delle norme sullo smaltimento delle acque di vegetazione. Attività svolta in collaborazione con i militari del Centro Anticrimine Natura di Agrigento che negli anni ha determinato una sensibile riduzione del fenomeno seppure la problematica non può certamente dirsi risolta. Su un totale di dodici oleifici controllati, i carabinieri hanno riscontrato diversi episodi di scarico di acque reflue di vegetazione in assenza della necessaria autorizzazione; così come mancate autorizzazioni allo stoccaggio, trasporto e smaltimento delle acque di vegetazione dei frantoi oleari.
Inoltre, le criticità registrate nei fiumi Naro e Magazzolo, e il caso dell’alga rossa del lago Arancio, hanno fatto scattare, sempre a cura del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, una serie di controlli specifici anche sugli impianti di depurazione. A Palma di Montechiaro è stato denunciato per smaltimento di rifiuti non autorizzati, il titolare di un oleificio. Nel corso della verifica, effettuata con il supporto del personale dell’A.R.P.A. di Agrigento, i militari hanno accertato l’illecito smaltimento delle acque di vegetazione prodotte dall’attività di estrazione dell’olio.
Sempre a Palma di Montechiaro sono stati denunciati tre titolari e amministratori di oleifici, accusati di aver installato sistemi di videosorveglianza privi di autorizzazione, e il titolare di una ditta di riparazione di impianti oleari, accusato di aver omesso di sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria e di aver omesso di consegnare i dispositivi di protezione individuale. Inoltre, è stato individuato un lavoratore italiano in nero.
È in corso la verifica sulla posizione di sei lavoratori, impiegati presso gli oleifici controllati.