la scuola simbolo della lotta alla mafia nella città di Matteo Messina Denaro.
E’ il sindaco Enzo Alfano a contestare la decisione della conferenza scolastica regionale di sopprimere il secondo circolo didattico e accorparlo ai due istituti comprensivi della città, il Capuana-Pardo e il Radice-Pappalardo. Va in contrasto, dichiara il sindaco di Castelvetrano, con la proposta del Comitato dei Sindaci che prevedeva il mantenimento dell’autonomia scolastica per la scuola intitolata al piccolo Giuseppe Di Matteo o, in subordine, una verticalizzazione della direzione didattica per creare il terzo istituto comprensivo in città.
Un colpo di spugna quello che ad opinione del sindaco Alfano sarebbe stato operato, invece, dalla conferenza scolastica regionale che non ha tenuto conto minimamente della dettagliata proposta formulata per la riorganizzazione delle scuole di base a Castelvetrano in tre istituti comprensivi.
Anche Castelvetrano, dunque, contesta e protesta per la soppressione del secondo circolo didattico i cui plessi verrebbero accorpati ai due istituti comprensivi esistenti. Il sindaco Enzo Alfano evidenzia peraltro, la necessità di salvaguardare il principio di autonomia con riferimento alla scuola intitolata a Giuseppe Di Matteo, simbolicamente confermata il 22 maggio di quest’anno, in quel percorso di crescita e di riscatto dal condizionamento della mafia che verrebbe mortificato dalla soppressione di questa istituzione scolastica.
E’ anche per queste motivazioni che Castelvetrano chiede all’assessorato regionale all’istruzione di tenere conto delle aspettative di un territorio martoriato che deve poter contare su una decisione volta a non depotenziare l’attività capillare svolta dal secondo circolo didattico Giuseppe Di Matteo, importantissima per la crescita civica e l’affermazione della cultura della legalità. Va avanti da settimane, intanto, la mobilitazione dei cinque comuni sicani che compongono l'Unione Platani Quisquina Magazzolo che pare possa raggiungere qualche risultato positivo. La conferenza scolastica provinciale aveva già notificato la soppressione dei due istituti comprensivi del territorio, il “Maestro Lorenzo Panepinto” di Santo Stefano Quisquina e l' “Alessandro Manzoni” di Alessandria della Rocca e il conseguente loro accorpamento con la distante realtà territoriale di Casteltermini. Dopo la forte protesta e presa di posizione dei sindaci, del personale docente e degli studenti contrari a questa ipotesi di dimensionamento scolastico, la Conferenza Regionale avrebbe acconsentito al mantenimento di almeno uno dei due istituti comprensivi, un'unica istituzione scolastica, quindi, al servizio dei comuni di Alessandria della Rocca, Santo Stefano Quisquina, Cianciana, San Biagio Platani e Bivona. Si dovrebbe perdere, dunque, una sola dirigenza. La Conferenza Regionale, di conseguenza, avrebbe accolto la richiesta del territorio dei Monti Sicani, che era, appunto, quella di poter mantenere almeno una realtà scolastica: il nuovo istituto “Maestro Lorenzo Panepinto” avrà la sua sede centrale ad Alessandria della Rocca. Si tratta di indiscrezioni posto che si attende ancora la pubblicazione del decreto regionale ufficiale a firma dell'assessore Mimmo Turano.