Ribera e i comuni delle “Terre Sicane” si erano resi protagonisti di una giornata storica, scrive Giovanni Montalbano, con più di cinquemila persone in corteo per rivendicare il diritto alla salute e protestare per il continuo depauperamento avvenuto nel corso degli anni del presidio ospedaliero riberese.
La richiesta di riconoscimento di ospedale di “Zona Disagiata” non sarebbe stata portata avanti nelle sedi opportune e con la necessaria forza da parte della politica. Questa l’opinione del Comitato presieduto da Montalbano che parla di preoccupante “silenzio” rispetto a quanto rivendicato dall’intera comunità il 19 dicembre dello scorso anno. Non ritengono sufficiente aver ottenenuto la riapertura del Pronto Soccorso (in realtà anche la chirurgia) e la rifunzionalizzazione della struttura dopo covid. Per il comitato Zona Disagiata il Fratelli Parlapiano si trova ancora in una situazione di abusivismo, ostaggio di una dicitura "Ospedali Riuniti” insieme a Sciacca che rende l'ospedale di Ribera invisibile sulla carta e nell’ottica del prossimo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Ci chiediamo cosa succederà, scrive Giovanni Montalbano, se questa dicitura per il presidio riberese non sarà cambiata in ospedale di Zona Disagiata. Temono che possa essere nuovamente messa in discussione la struttura ospedaliera o che venga riproposto quel lento e graduale depauperamento messo in atto negli anni passati.
Il Comitato Zona Disagiata ritiene, dunque, che gli ospedali riuniti costituiscano un rischio per Ribera e per il presente e il futuro del Fratelli Parlapiano.