l’assessore all’ambiente Salvino Patti rispetto al nuovo regolamento sui Dehors che è stato finalmente definito e trasmesso alla commissione consiliare urbanistica con la quale è stato condiviso il percorso che ha portato alla redazione dello strumento che disciplina l’occupazione di suolo pubblico di strutture stagionali o permamenti da parte delle attività commerciali. Parliamo di tavolini, sedie, gazebo o tettoie negli spazi esterni di bar, pub, ristoranti e pizzerie.
Una regolamentazione che viene sollecitata da tempo a Sciacca per dare uniformità nei materiali o nei colori, ad esempio, oltre a regole che tengano conto del contesto in cui i dehors vengono realizzati.
Un primo sollecito alla giunta Termine era arrivato già nell’agosto dello scorso anno dai consiglieri Filippo Bellanca e Paolo Mandracchia che avevano anche presentato una bozza di regolamento per la concessione del suolo pubblico per attività di ristoro all’aperto, ritenendo fondamentale fornire questo strumento agli operatori e al tempo stesso regole cui attenersi negli allestimenti esterni dei loro locali. Un lavoro che ha richiesto parecchio tempo, supportato dagli uffici del settore urbanistica e con il contributo della terza commissione urbanistica. A sottolineare la condivisione del regolamento è l’assessore Salvino Patti soddisfatto del risultato finale.
Questo nuovo regolamento, ha dichiarato, avrà un impatto significativo sulla configurazione della città perché si tratta di un'opera attentamente ponderata, che regolamenterà l'installazione degli arredi sul suolo pubblico in maniera mirata. La normativa definisce i materiali e le cromie che potranno essere utilizzati nelle diverse zone, rispettando e valorizzando le peculiarità di ognuna.
L'approccio adottato, ha aggiunto l’assessore all’ambiente, ha l'obiettivo di creare un paesaggio urbano armonioso, in cui gli arredi delle attività commerciali si integreranno in modo sinergico con i monumenti, contribuendo a definire l'identità di ogni zona.
La cura nei dettagli, la consapevolezza delle specificità di ogni area e la valorizzazione del patrimonio monumentale sono elementi chiave dell’iniziativa, ha concluso Patti. Adesso occorrerà attendere il pronunciamento della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento per poi trasmettere il regolamento al Consiglio Comunale di Sciacca chiamato all’adozione definitiva del documento.