Il decreto era stato firmato nei giorni scorsi dall’assessore regionale Francesco Scarpinato che ieri, a seguito dell’ennesimo intervento del presidente della Regione Renato Schifani, ha dovuto correggere il tiro ridimensionanto gli aumenti previsti.
Tutto ciò dopo che già nello scorso mese di ottobre Scarpinato era stato costretto a bloccare il decreto a seguito del richiamo di Schifani che non aveva gradito la fuga in avanti del proprio assessore rispetto ad un provvedimento del quale non era stato messo a conoscenza.
Disappunto che il governatore della Sicilia pare sia tornato a manifestare nei giorni scorsi e che ha portato l’assessore ai beni culturali a rettificare ieri pomeriggio il decreto dimezzando, di fatto, gli aumenti inizialmente previsti. Ne viene fuori un quadro in cui emerge quantomeno un deficit di comunicazione all’interno della giunta regionale, al di là della questione strettamente legata agli aumenti che in alcuni casi erano eclatanti. L’ingresso ai siti archeologici di Selinunte e Segesta sarebbe passato da 6 a 14 euro e invece adesso costerà 10 euro. Lo stesso importo pagheranno i turisti che dall’1 gennaio visiteranno la Valle dei Templi di Agrigento, mentre per il museo archeologico, sempre ad Agrigento, il costo del ticket sarà di 9 euro
L’assessore ai Beni Culturali, comunque, non demorde. Ha contenuto gli aumenti per il 2024, ma ha già previsto un ulteriore incremento del 15% a partire dal 2025.